Come ben sanno i più esperti, gli approcci alla meditazione, ossia i metodi, sono davvero numerosi. Qui non mi cimento in un’ulteriore formulazione. Né, tanto meno, indirizzo la mente in un loop che la neutralizzi per qualche frangente. Mi limito a riportare in una sintesi – che, ad essere proprio sincero, ha ben poco di poetico – taluni tra gli insegnamenti più illustri.
Meditare all’istante
Meditare è assorbirsi nell’attimo
sino a farlo evaporare.
Immedesimarsi nel contesto
sino a farlo sublimare.
Meditare è una contemplazione
così totale dell’adesso
al punto che la distanza
tra il percipiente e l’osservato
svanisce come se non fosse
giammai esistita.
La chiave di volta
dello straordinario segreto
che ti consente di meditare all’istante
è una concentrazione così volitiva,
puntuale e nel contempo spontanea
che la fusione dell’insieme
comporta un insight
tal-mente repentino e costante
da non lasciar tregua ad alcun compromesso.
Sicché l’orizzonte degli eventi
si espande in un batter d’occhio,
in un batter di ciglia,
in un frangente senza tempo
dove lo spazio si attualizza
per divenir pura coscienza.