Io non sono un insegnante di meditazione, un maestro, un tizio che si fregia di questo o quel titolo, di questo o quell’attributo. Se ne parlo è solo perché ho esperito. Ad esempio, posso subito dirti che la stragrande maggioranza dei concetti desunti dalle filosofie orientali, ossia quel curioso bagaglio pseudo-culturale che ha accompagnato per decenni la New Age e ora segue come un’ombra la visione olistica della vita, per quanto relativamente validi, non hanno nulla a che vedere con la meditazione. Come mai? Perché è impossibile che ci sia qualcuno che mediti. O ci sei tu, o c’è la meditazione.
Da non crederci
Orsù, la vedi? Da non crederci!
Una stucchevole macedonia spirituale
che annovera così tanti di quegli ingredienti
da farti sorgere un dubbio: a che pro?
E i vantaggi, saranno veri
o sono solo focolai della speranza
sostenuti da un arci-fervida immaginazione?
Per quanto tu t’illuda
con la mente non puoi farci quasi nulla
per il semplice fatto che tu, proprio tu,
sei quella medesima mente,
sei l’immaginazione che la plasma,
sei la volontà che la sostiene,
sei la coscienza che l’illumina.
Credere che la mente – e nello specifico la meditazione –
si possano coltivare è semplicemente assurdo.
La mente e la meditazione possono solo fiorire.
Credere che la mente – e nello specifico la meditazione –
si possano coltivare è semplicemente assurdo.
La mente e la meditazione possono solo fiorire
Ovvero? Niente pratica?
In precedenza avevo scritto:
“con la mente non puoi farci quasi nulla
per il semplice fatto che tu, proprio tu,
sei quella medesima mente,
sei l’immaginazione che la plasma,
sei la volontà che la sostiene,
sei la coscienza che l’illumina.”
In concreto non si può trattare la mente come un elemento a se stante. In tal caso la meditazione dovrebbe essere: chi sono io? Ossia rinvenire la sorgente… Tieni conto che si tratta, pur sempre, di una poesia. In questo contesto – la spiritualità – non esistono generali da rispettare sempre e comunque.
Devo riconoscere che sei stato molto attento, mi hai fatto riflettere. Grazie.