Non v’è dubbio che il presupposto implicito a qualunque training meditativo sia soprattutto la possibilità di cambiare. D’altra parte è arcinoto quanto la mente sia plastica. Ma la meditazione non è un percorso che dalla mente conduce alla mente. Semmai il contrario. E’ un giochino, peraltro affatto serio, che dovrebbe aiutarti a superare gli schemi per consentirti di esperire quella levità di spirito che solo la libertà innata può davvero offrirti.
Cambiare (con la meditazione)
Niente, non c’è nulla da fare,
questa mente non vuole mollare,
semmai detiene il controllo su tutto,
finanche su questi semplici versi
ch’essa stessa progetta e fa sorgere
per offrirti l’infingarda impressione
di esserne stato – oddio è geniale – l’artefice.
Ma quale artefice!
Sei un cretino (lo scrivente, l’autore) che si prende in giro da sé,
s’illude che il mondo giri
per il solo fatto che ciascuno pedali,
– segua la corrente, l’indirizzo di pensiero, la tendenza comune –.
Non sanno, poveri illusi,
che così come siamo
potremmo al massimo esser…
condotti un po’ per mano.
Se vuoi cambiare accetta che
– se non addestri, in qualche modo, la mente –
non potrai, per nulla al mondo, rinunciarvi,
ossia liberarti dal suo capricciosissimo giogo,
sublimare le sue bizzarre e stravaganti passioni…