Cos’è che potrei riportare che non sia stato già detto e ridetto per trasmetterti, cosa poi se non qualche cenno sulla via per accedere al segreto di … Pulcinella? Già, la via, comincia col non dire mai più nulla (in merito). Comincia col tacere a destra e a manca. Fatti un giro, ma senza muoverti da qui. Vai su, ma senza scale. Levita, ci riesci?
Sembro un folle che si beffa di chi legge, ma se attendi qualche attimo – d’incanto – il cielo si farà così vicino che la luce del blu-azzurro semi-intenso coglierà come uno strale la tua mente. Centrerà ciò che, in realtà, è soprattutto immaginazione, un’illusione che ti rende basso o brutto, mezzo bello, un semidio che però non sa nemmeno tender le mani per ricevere qualche dono e ringraziare … che il sentiero non sia poi così tortuoso.
Io l’ho detto, l’hai capita? C’è silenzio, c’è un bel vuoto, sia d’intenti – un cielo terso – che di mente, poche nuvole o pensieri che indolenti sembra cerchino un approdo che non esiste. Questo è il clou della ricerca, quasi un apice. E’ la vetta conclusiva oltre cui non v’è più nulla. Qui c’è calma, c’è la quiete che subentra a un vasto vuoto. Se perseveri e contempli il sostrato del tuo centro dove ruota tutto il mondo senza che vi sia parvenza di alcunchè, nemmeno luce … Se persisti, indefesso, con pazienza e mente limpida, là quel vuoto si rivela la più splendida sorgente, un profluvio di energia.