L’arte di lasciar andare è, nel nostro contesto, un escamotage meditativo, una propensione interiore e non una rinuncia aprioristica, preconcetta, arbitraria. Tutto ciò a cui bisognerebbe davvero rinunciare sono gli attaccamenti impulsivi che, a loro volta, discendono da una sorta di identificazione inconsapevole con determinate formazioni mentali. Ma ora leggiamo qualche pensiero – estrapolato, comunque, dai contesti originari – che possa aiutarci a riflettere o, perlomeno, a meditare.
«Se semplicemente si riuscisse a lasciar andare le cose, ci si accorgerebbe che il male si esaurisce, e si afferma il bene.»
(C. G. Jung)
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«Lasciate cadere ciò che vuole cadere; se lo trattenete, vi trascinerà con sé. Esiste un vero amore che non si occupa del prossimo.»
(C. G. Jung – Libro Rosso)
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«… A volte lasciare andare le cose è un atto di potere superiore che difenderle o restarvi attaccato.»
(Eckhart Tolle – Un nuovo Mondo)
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«Il lasciar agire, il fare nel non fare, l’abbandonarsi del Maestro Eckhart è diventato per me la chiave che dischiude la porta verso la via: bisogna essere psichicamente in grado di lasciar accadere.
Questa è per noi una vera arte, che quasi nessuno conosce. La coscienza interviene continuamente ad aiutare, correggere e negare, e in ogni caso non è capace di lasciare che il processo psichico si svolga indisturbato.Il compito sarebbe di per sé abbastanza semplice (se la semplicità non fosse la cosa più difficile!).»
(C. G. Jung – Commento all’antico testo cinese “Il segreto del Fiore d’Oro”)
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«Non aspiro a dominarmi. Dominarsi significa voler intervenire in un punto casuale delle infinite irradiazioni della mia esistenza spirituale. Ma se devo tracciare attorno a me tali cerchi, allora lo faccio meglio se non agisco e semplicemente contemplo ammirato …»
(Franz Kafka, Aforismi di Zurau)
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«Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente.
Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare.
Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro.»
(Bert Hellinger, Gli Ordini del Successo)
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«Quando diciamo “vaffa” a cose che ci stanno veramente a cuore (alle cose che contano troppo) in effetti eseguiamo un atto spirituale. “Vaffa” è l’espressione occidentale perfetta del concetto orientale di lasciare andare, rinunciare e allentare la nostra presa sulle cose (attaccamento).»
(John C. Parkin, Il metodo vaffa. Fuck it. L’ultima frontiera della spiritualità)