Nell’eterno fluire del divenire, la meditazione si rivela come un faro di consapevolezza nel tumultuoso mare dell’esistenza. La saggezza di Charlotte Joko Beck, con la sua voce pacata e penetrante, ci guida attraverso le acque della vita quotidiana, invitandoci a riconoscere la perfezione nell’imperfezione, il nirvana nelle sfide, la verità nel semplice atto di essere. In questo articolo, l’autrice ci esorta a sedere in silenzio, ad abbandonare le nostre aspettative e a immergerci pienamente nel momento presente. Con una prosa limpida e un invito alla riflessione profonda, ci incoraggia a “gettare la nostra vita nella dimora del Buddha”, a vivere autenticamente, senza giudizio né fuga, ma con un’azione compassionevole che nasce dalla pura comprensione. Questo è il cuore pulsante dell’illuminazione: la scoperta che tutto ciò che cerchiamo è già qui, ora, dentro di noi.
“La saggezza è vedere che non c’è nulla da cercare. Vivere con una persona problematica è la perfezione, il nirvana. Così come essere tristi. Non sto dicendo di assumere un atteggiamento passivo, di non intraprendere alcuna azione: ciò equivale a tentare di afferrare il nirvana come se fosse stabile. Non è stabile, scorre in continuazione. Non implica il non ‘fare nulla’ ma significa che le azioni nate da questa comprensione sono libere da avversione e giudizio. Nessuna aspettativa: pura azione compassionevole.
I ritiri (sesshin) sono spesso una lotta contro il fatto che non vogliamo assolutamente sperimentare ciò che sperimentiamo. Non vediamo nella pura esperienza lo stato illuminato. Ma sedere pazientemente e abbandonare i concetti (`… difficile, meraviglioso, noioso, non devono accadermi cose di questo genere’) ci farà comprendere infine la Verità della nostra vita. Il primo giorno del ritiro è interamente dedicato alla prima lista; la mente ripercorre tutti i problemi, i desideri, le frustrazioni della normale vita quotidiana; il tutto mescolato con le difficoltà del primo giorno e spesso con il disagio fisico. Tutte le nostre idee predilette vengono minacciate nel corso del ritiro.
E sempre siamo alla ricerca di un modo per aggirare i problemi e approdare in qualche inafferrabile paradiso. Le parole di Dōgen Zenji: “Lasciate andare e dimenticate il corpo e la mente” ci rammentano di mantenere semplicemente la chiara consapevolezza di tutti i fenomeni fisici e mentali, notando l’eterna spinta a cercare il piacere e a rifuggire dal dolore. Entrambi, però, formano questo preciso momento. Perciò dice: “Gettate la vostra vita nella dimora del Buddha”. Gettatevi nella vostra vita; siate questo preciso momento; smettete di giudicarlo, analizzarlo o fuggirlo; siate quello che è. “Tutto ciò è la Verità. Non cercate la Verità altrove”. Perché? Perché non dobbiamo cercare in qualche altro luogo? Non ci sono altri luoghi in cui cercare perché tutto quello che accade, accade dove? Qui e adesso. Questa è la nostra vera natura, questa è l’illuminazione. Vogliamo risvegliarci e guardare?”
(Da: Charlotte Joko Beck – Zen quotidiano)
– Charlotte Joko Beck (macrolibrarsi)
– Charlotte Joko Beck (amazon)
– Joko Beck – Wikipedia