L’essenza della vita è la coscienza, un’unica energia che si manifesta in infinite forme. Al centro di tutto c’è l’”IO SONO”, la consapevolezza pura che definisce chi siamo e il mondo che creiamo. Attraverso la meditazione, possiamo riscoprire questo potere interiore, trasformando la nostra realtà semplicemente cambiando la concezione di noi stessi. Se ci vediamo forti, amati o abbondanti, la vita riflette queste vibrazioni. Questo insegnamento, ispirato dal maestro spirituale Neville Goddard, ci invita a liberarci da quella congerie di convinzioni che tanto spesso limitano o condizionano e a vivere come co-creatori della nostra esistenza. Pratica la meditazione per connetterti con l’”IO SONO” e manifesta la vita che desideri.
«La “Luce” è Coscienza.
La coscienza è una, che si manifesta in moltitudini di forme o livelli di coscienza. Non c’è nessuno che non sia tutto ciò che è, perché la coscienza, anche se espressa in un’infinita serie di livelli, non è divisibile. Non c’è una reale separazione o un vuoto nella coscienza. L’IO SONO non può essere diviso. Io posso concepire me stesso come un uomo ricco, un uomo povero, un mendicante o un ladro, ma il centro del mio essere rimane lo stesso a prescindere dalla concezione che ho di me stesso.
Al centro della manifestazione c’è solo un
unico IO SONO che si manifesta in moltitudini di forme o concezioni di sé stesso e “IO SONO QUELL’ IO SONO”.
IO SONO è l’auto-definizione dell’assoluto, il fondamento su cui poggia tutto.
IO SONO è la sostanza causativa primaria. IO SONO è l’auto-definizione di Dio.
IO SONO è un sentimento di consapevolezza permanente. Il centro vero e proprio della coscienza è il sentimento dell’IO SONO. Posso dimenticare chi sono (inteso come identità anagrafica), dove sono, cosa sono, ma non posso dimenticare che IO SONO. La consapevolezza di essere rimane, nonostante il grado di dimenticanza riguardo a chi, dove e cosa io sono.
L’IO SONO è ciò che, tra innumerevoli forme, è sempre lo stesso. Questa grande scoperta della causa rivela che, buono o cattivo, l’uomo è effettivamente arbitro del suo destino, e che è la sua concezione di sé stesso che determina il
mondo in cui egli vive.
In altre parole, se stai sperimentando la malattia, conoscendo la verità sulla causa, non puoi attribuire la malattia a nient’altro se non alla particolare disposizione della sostanza causativa di base, una disposizione che è stata prodotta dalle tue reazioni alla vita e che è definita dalla tua concezione “Io sono malato”.
Ecco perché ci viene detto: “Che il debole dica ‘IO SONO FORTE!'” (Gioele 3:10), perché con questa assunzione la sostanza causativa IO SONO viene riorganizzata e deve quindi manifestare ciò che tale riorganizzazione afferma. Questo principio governa ogni aspetto della nostra vita, sia esso sociale, finanziario, intellettuale, o spirituale.
IO SONO è quella realtà alla quale, qualsiasi cosa accada, dobbiamo rivolgerci per una spiegazione dei fenomeni della vita. È la concezione che l’IO SONO ha di sé che determina la forma e lo scenario della sua esistenza. Ogni cosa dipende dal suo atteggiamento verso di sé; ciò che non affermerà come vero di sé non potrà apparire nel suo mondo. Vale a dire che la tua concezione di te stesso, come ad esempio “Sono forte”, “Sono sicuro”, “Sono amato”, determina il mondo in cui vivi. In altre parole quando affermi: “Io sono un uomo, io sono un padre, io sono americano, ecc.”, non stai definendo differenti IO SONO; stai definendo differenti concezioni o configurazioni dell’unica sostanza causativa, dell’unico IO SONO.
Anche nei fenomeni della natura, se l’albero potesse articolare le parole, direbbe:
“Io sono un albero, un albero di mele, un albero pieno di frutti”.
Quando sai che la coscienza è l’unica e sola realtà, che concepisce sé stessa come qualcosa di buono, cattivo o neutro, e che diviene ciò che essa ha concepito di essere, sei libero dalla tirannia di seconde cause, libero dalla convinzione che esistono cause al di fuori della tua mente che possono influenzare la tua vita.
La spiegazione dei fenomeni della vita si trova nello stato di coscienza dell’individuo. Se la concezione che l’uomo ha di sé fosse differente, ogni cosa nel suo mondo sarebbe differente. Essendo la sua concezione di sé quella che è, ogni cosa nel suo mondo deve essere come è.
Quindi è abbondantemente chiaro che c’è solo un IO SONO, e che tu sei quell’IO SONO. E mentre l’IO SONO è infinito, tu, con la tua concezione di te, stai manifestando solo un aspetto limitato dell’infinito IO SONO.»
( Da: “Il Potere della Consapevolezza”, di Neville Goddard )