Il cammino spirituale non è solo una questione di forza di volontà, ma richiede un profondo legame con dimensioni superiori. Secondo l’insegnamento di Omraam Mikhaël Aïvanhov, la capacità di resistere alle tempeste interne dipende dall’intensità del nostro desiderio per un mondo più elevato, caratterizzato da armonia, ordine e luminosità. La sola determinazione personale non basta: occorre attingere a un sostegno che trascende il piano terreno. Questo aiuto proviene dall’amore sincero per la perfezione e dalla connessione con energie celestiali.
Senza questa aspirazione, si rischia di restare intrappolati nei conflitti dell’astrale, dominati dalle passioni inferiori. L’autore sottolinea l’importanza di invocare presenze elevate, trasformando così le proprie debolezze in forza. Attraverso pratiche come la meditazione e la contemplazione, si crea un ponte tra il nostro io terrestre e l’universo sublime, dove alleati potenti sostengono il nostro cammino. Non siamo soli: ogni passo verso il divino ci apre porte inattese.
«Se non riuscite a resistere alle forze interiori che vi tormentano, significa che non avete sviluppato l’amore per un mondo superiore di bellezza, di ordine e di luce.
La volontà personale non è sufficiente: per resistere, occorrono una protezione e un aiuto celesti. Quella protezione e quell’aiuto possono venire solo dal vostro amore per la perfezione. Finché non avete quell’amore, è certo che ricadrete nelle trappole del piano astrale. Dunque, quando qualcuno si vanta di poter vincere le tentazioni, se vedo che non ha amore per il mondo sublime, posso dirgli: “Tu non hai soci, non hai amici, e dunque soccomberai”.
Occorre prima di tutto amare le entità celesti e invitarle affinché siano lì, presenti. È allora che tutte le tendenze inferiori cominciano a sottomettersi: perché, più in alto, avete degli alleati potenti.»