Tolle ci spiega – con la semplicità che gli è propria e con lo scopo, relativamente sotteso, di avvicinarci al mondo della meditazione – come il nostro ego si nutra di lamentele, critiche e conflitti, creando una falsa sensazione di superiorità e separazione dagli altri. Questi atteggiamenti ci impediscono di vivere nel presente e di apprezzare la vita nella sua pienezza. Quindi ci invita a riconoscere e a dissolvere il nostro ego, liberandoci dalla schiavitù della mente e aprendoci alla consapevolezza e alla pace interiore. Sicché l’essenza della meditazione si schiude come un raggio di sole su un prato rigoglioso. Mentre le lamentanze sono come denti che schiacciano incessantemente l’amarezza, la saggezza reagisce sempre nel modo più opportuno … ma non si tratta di una violenza fisica, bensì di una sagacia interiore che sfida la nostra identificazione con le reazioni negative. Il sorriso e la concentrazione sono le armi segrete per disarmare l’egemonia superficiale delle istanze puramente accentratrici e aprirsi alla vastità dell’essere. La gioia, l’umorismo e la volontà, quella di matrice yogica, sono le vibrazioni che sciolgono le barriere dell’ego e ci conducono alla vera liberazione interiore.
“Lamentarsi, cercare difetti e reagire sono atteggiamenti che rinforzano i confini e il senso di separazione dell’ego, elementi, questi ultimi, dai quali dipende la sua sopravvivenza. Tali atteggiamenti fortificano l’ego anche fornendogli un senso di superiorità grazie al quale cresce vigoroso. Anche se può non apparire immediatamente evidente, il lamentarsi – per esempio del traffico, dei politici, dei “ricchi avidi” o della “pigrizia dei disoccupati”, dei vostri colleghi, del vostro ex consorte, degli uomini o delle donne – può darvi un senso di superiorità.
Ecco il perché: quando vi lamentate, implicitamente siete voi ad avere ragione è la persona o la situazione per la quale vi risentite ad avere torto. E non vi è nulla che dia forza all’ego più che l’aver ragione. Aver ragione è una identificazione con una posizione mentale, un punto di vista, un’opinione, un giudizio, una storia. Per aver ragione, avete bisogno di qualcuno che abbia torto, e così l’ego ama dar torto per aver ragione. Aver ragione pone in una posizione di superiorità morale immaginaria in relazione alla persona o alla situazione giudicata e trovata non all’altezza.
È proprio quel senso di superiorità che l’ego vuole intensamente e grazie al quale si rafforza.”
(Da: “Un nuovo mondo: Riconosci il vero senso della tua vita.”, Eckhart Tolle)
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– Eckhart Tolle – Wikipedia