La vera beatitudine, l’inconfondibile, quanto rara, sensazione di gioia incondizionata affiora solo quando il meditante trascende i concetti per immergersi nella propria presenza. In realtà non vi è nulla da raggiungere o finanche conquistare se non quella semplice, in un certo senso persino banale consapevolezza di esistere, sempre e comunque, al di là della contingenza come degli eoni di accadimenti che si susseguono senza inizio né fine … Segue un breve dialogo sull’estasi metafisica di Ranjit Maharaj …
«Interlocutore: Quando contemplo la mia vera natura e mi immergo nella sensazione di essere, mi sento pervadere da un sentimento d’amore che non ha alcuna causa. È qualcosa di reale questo sentimento o è ancora un’illusione?
Ranjit Maharaj: “È la beatitudine dell’essere. Avverti semplicemente la presenza “Io sono”. Ti sei dimenticato di tutto, di ogni concetto… È uno stato non condizionato. Questa sensazione di beatitudine affiora quando l’oggetto viene completamente dimenticato. Tuttavia nell’essere rimane ancora una lieve sensazione, che in fondo è sempre un concetto. Sperimenti uno stato più alto, che tuttavia fa ancora parte della mente. Il Sé non ha nulla a che fare né col piacere né con la sofferenza; non ha alcun senso dell’io. L’illusione c’è ancora, ma non la prendi più per realtà. Se qualcuno ti chiama rispondi: ”Sono qui”. Ma tu ci sei ancora prima di rispondere: ”Sono qui”. La sensazione di essere non è presente, ma affiora spontaneamente non appena qualcuno ti chiama. Voi potete esprimere soltanto qualcosa che avete in qualche modo sperimentato. Non appena avvertite l’esistenza di qualcosa vi state allontanando dalla realtà, vi state allontanando da voi stessi. Non c’è nulla di male a vivere nell’illusione, nel mondo; ma poiché non esiste, non può toccarti… ”sperimentare” non è la parola giusta. Nessuna parola è adatta a esprimere quello che è al di là del nulla, al di là dello zero, dove le parole non possono esistere. Lo stato che descrivi è senz’altro qualcosa di buono, ma devi andare oltre. Tu sei te stesso solo quando la mente accetta che tutto quello che percepisce è illusione.”»