Cominciare a vedere il momento presente come un’opportunità spirituale straordinaria! Ecco come dovrebbe diventare il nostro rapporto con la peculiare natura più autentica, con l’immediato che si dispiega ai nostri pur umili, accondiscendenti occhi … come il tapis roulant della coscienza in itinere, con “ciò che è”! Si, lo ammetto, è quasi un gioco di parole, ma la realtà sottesa è così pregnante, così coinvolgente eppure distaccata, così accogliente eppure imperturbabile, calma e serena che, se solo avessimo la pazienza di soffermarci ancora e poi ancora nell’istante, la meditazione diverrebbe un rinnovamento continuo, un gioco da ragazzi. Ma è questo che avrà voluto dire, in sostanza, nei brevi appunti che seguono, Eckhart Tolle o è solo la mia interpretazione? …
«L’ego potrebbe definirsi semplicemente in questo modo: una relazione disfunzionale con il momento presente. […]
Voglio che il momento presente sia mio amico o mio nemico? […] Una volta che avete deciso che volete che il momento presente sia vostro amico, sta a voi fare la prima mossa: essergli amico, dargli il benvenuto qualunque sia la forma in cui si manifesta, e allora vedrete presto i risultati. […] Una sola decisione cambia tutta la vostra realtà. Ma questa decisione dovrete prenderla di continuo, fino a che diventerà naturale vivere in questo modo.
La decisione di essere amico del momento presente è la fine dell’ego. L’ego non può mai essere allineato con il presente, che vuol dire allineato con la vita, perché la sua vera natura lo costringe a ignorare, resistere o svalutare l’Adesso. L’ego vive di tempo. […] Paura, ansietà, aspettativa, rimpianto, colpa, rabbia sono disfunzioni dello stato di coscienza dipendente dal tempo. […]
Per l’ego il momento presente è, nella migliore delle ipotesi, utile solamente come un mezzo per un fine. […]
L’aspetto peggiore, ma anche molto comune, è quello di trattare il momento presente come un nemico. Quando odiate ciò che fate, quando vi lamentate di ciò che vi circonda, quando maledite le cose che stanno accadendo o che sono accadute, o quando il vostro dialogo interno è fatto di «dovrebbe« o «non dovrebbe», di colpe e di accuse, allora state litigando con ciò che è, litigando con ciò che comunque è già. State facendo della Vita un nemico e la Vita vi risponde: «La guerra è ciò che volete, e la guerra è ciò che avete». […]
«Qual è la mia relazione con la Vita?». Questa domanda è una eccellente maniera di smascherare l’ego in voi e portarvi in uno stato di Presenza. […]
Come fate a smettere di avere una relazione disfunzionale con il momento presente? La cosa più importante è vederlo in voi stessi […]. Nel momento in cui lo vedete, notate che la vostra relazione con l’Adesso è disfunzionale, siete presenti. Il vederlo è l’innalzarsi della Presenza. Nel momento in cui vedete la disfunzione, questa comincia a dissolversi.»
[ Da: Un nuovo mondo – Eckhart Tolle ]
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– Eckhart Tolle su Macrolibrarsi.it
– Eckhart Tolle – Wikipedia