Non è un caso che abbia deciso di scriver qualcosa sull’argomento cattiveria. Per qualche giorno mi sono imbattuto in un fenomeno di cattiveria così gratuita da sembrare incredibile. Ho provato ad osservarla con distacco, ma per quanto tentassi di non rimanerne coinvolto, il disgusto per l’irrazionale mi sommergeva e sorprendeva di continuo. La meditazione può lenire questo genere di sofferenza? Può aiutarti a perdonare, a lasciar correre, a dimenticare? Dipende. Forse questi versi potrebbero aiutarti. Provaci, ma non arrenderti alle prime schermaglie. Il rancore, per l’esattezza, il risentimento, tenterà di sopraffarti comunque. Leggi e rileggi, poi pratica la meditazione sulla cattiveria.
Meditare sulla cattiveria
Non rifletterci su,
non contemplarla.
Prendine atto.
Il filo d’Arianna che pende dall’alto della volta celeste.
Afferralo!
Ignora le congetture, sorridi alle dicerie. Evoca lo spirito … di tolleranza.
E la tua mente diverrà così candida
che per risollevarti basterà il silenzio.