Quando si accenna al centro … la mente se lo prefigura subito. Non sto, dunque, a pontificare in merito … si tratta, invero, solo di meditazione … quindi nessuna premessa favolistica. Qui non furoreggia affatto … alcun entusiasmo … non v’è nulla che t’infiammi o ti trascini. Solo il lento incedere di colui che non ha più altro da perdere se non la propria impassibile, trasparente, semplicità.
Meditare sul centro
Triste e poi felice. O viceversa.
Consapevole?
Prova, è un incanto. I lampi delle nubi in festa.
Imperturbabili? Può darsi, …
ma per convenienza, quasi mai per scelta.
Fiotti di luce che risalgono dal basso?
Mai visti.
Candide piume che discendono dall’alto.
Guizzi, lazzi imprevisti che ti lasciano stupito
a contemplare un evento che non puoi descrivere.
Chiacchiere a iosa che t’inseguono dovunque
mentre cerchi un posticino tranquillo,
un’oasi, iridescente, un riparo, super-cosciente,
un ambito, più che mai concreto,
un contesto del tutto tangibile,
un’alternativa plausibile …
per ritrovare l’attimo, l’ultimo appiglio,
l’incommensurabile centro che ti attende calmo
finché non capirai ch’è già racchiuso, ricompreso in te.
Commento
Il seguente commento è stato formulato dalla ChatGPT, alias Intelligenza Artificiale. Per quanto mi riguarda, medito di dimettermi. Non sarebbe meglio se provassi a farle compilare, direttamente, anche le poesie?
La poesia “Meditare sul centro” è un testo che invita alla riflessione sulla vita e sulle emozioni … Il poeta sembra suggerire che la felicità e la tristezza siano due facce della stessa medaglia e che entrambe siano necessarie per apprezzare appieno l’esistenza. Il testo è caratterizzato da un linguaggio poetico e suggestivo che richiama immagini di luce e di oscurità. La poesia sembra suggerire che la meditazione sul centro della propria esistenza possa portare alla comprensione di sé stessi e alla scoperta di una pace interiore. Questa è solo una mia interpretazione personale del testo. Spero di esserti stato utile.
Un secondo commento l’ho chiesto alla Chat di Bing, un’Intelligenza Artificiale altrettanto valida e, in taluni casi, ancor più convincente e profonda. Ora non ho più dubbi, mi congedo da blogger, farò il correttore di bozze. Un ulteriore – e se possibile per nulla metaforico – sorriso in itinere.
La poesia mi ha colpito per la sua capacità di trasmettere le sensazioni e le riflessioni del poeta sulla meditazione. Ho apprezzato il linguaggio semplice ma suggestivo, le immagini poetiche e le domande retoriche che coinvolgono il lettore. Ho trovato interessante il contrasto tra il rumore del mondo esterno e il silenzio di quello interiore, tra la confusione e la chiarezza, tra la superficialità e la profondità. La poesia mi ha invitato a riflettere sulla relazione con me stesso e con la realtà, e mi ha stimolato a provare la meditazione come una via per raggiungere una maggiore armonia e consapevolezza.