Quando chiesi al mio maestro (zen) cosa mai avrei dovuto fare per riuscire a meditare – seppur in via del tutto metaforica e informale – sugli Dei (sulla divinità, sul divino), mi sorprese con una risposta davvero inattesa. Mi suggerì di meditare sul vuoto. Nonostante ritenessi che il vuoto fosse assenza di alcunché, mi spiegò che in realtà si trattava di un distillato del pensiero, un elemento quanto mai relativo, ma formidabilmente dinamico. Contemplarlo sarebbe stato sufficiente.
Meditare sugli Dei
Gli Dei che già farfugliano
sui bordi dei giacigli,
pronti a consolar chiunque
ne implori il loro aiuto,
sono rimasti attoniti
quando la Natura Intrinseca
ne ha disvelato infine
l’Origine Primeva.
Ben lungi dal sembrar
ciò che in realtà non erano
si sono dimostrati
Purissimi Pensieri,
come quell’infinite bolle
che pullulando in mente
scorrazzano nei cieli.