80 – Cosa è bene e cosa è male? Sulla base di cosa è possibile determinarlo?
Bene e male non sono esattamente contrapposti, da una parte sembrano alternativi, dall’altra complementari. La realtà non è né bene, né male, la realtà è bene-male. Due aspetti vicendevoli che si susseguono di continuo come, ad esempio, il pavimento di una sala a scacchi bianchi e neri. Per attraversarla devi poggiare su entrambi.
Ancora un esempio, il respiro che alcuni di noi osservano per meditare è sia inspirazione che espirazione. Non si può dire che l’una sia bene e l’altra male. Concludendo, se sei consapevole cogli sempre l’unità fondamentale dei fenomeni. Ovvio che tutto questo è teoria. In pratica è arduo superare queste finte antinomie.
81 – Che differenza c’è tra coscienza e consapevolezza?
La consapevolezza non è prendere coscienza, bensì risalire all’origine per abbracciare l’insieme dimodoché gli svariati tasselli esistenziali si giustappongano (accostare tra loro più cose senza fonderle) da sé, senza sforzo. D’altra parte la presa d’atto del proprio microcosmo non può essere mai disgiunta dalla comprensione dell’ambiente in cui siamo immersi. La connessione è inevitabilmente reciproca. Quindi, consapevolezza in quanto coscienza di sé e, dunque, anche degli altri.
82 – Cos’è la collera?
La collera? E’ mancanza di amore e, di conseguenza, soprattutto di consapevolezza della propria natura essenziale che, per il resto, è l’unico elemento invariante comune a tutti gli esseri senzienti. Non si tratta, quindi, di essere o restare più o meno calmi, ma di sentirsi centrati, di gravitare intorno al proprio nucleo più intimo, recondito, di non identificarsi oltre misura tralasciando del tutto l’interiorità.