Nome: Virginia
Data: venerdì 12 ottobre 2001
Quesito:
Salve, sono una ragazza di 25 anni, fin da piccola ho cercato di capire il perché della nostra esistenza sulla terra, e credo che prendendo coscienza della mia fragilità e della realtà che la vita non è eterna, ho incominciato ad avere sempre più dentro di me un forte senso di angoscia che poi è sfociato in attacchi di panico e depressione… quello che ormai viene definito come il ”male del secolo”, vorrei trovare la serenità e l’equilibrio che inseguo fin da bambina, lo so che le risposte sono dentro di noi, ma io non riesco a leggerle! O forse ho semplicemente paura… vorrei un aiuto grazie!
Risposta:
Ciao Virginia, scusa per il ritardo. Vedi, non è che tutte le risposte siano dentro di noi. In realtà si tratta di questo: entrando in un contatto silente con la nostra interiorità riusciamo a disporre di ulteriori energie psicofisiche la cui presenza, ordinariamente, è insospettabile. A questo punto quello che ci sembrava nebuloso, offuscato, assente, diviene chiaro. Se non lo hai già fatto ti prego di recarti innanzitutto da un psicologo e di considerare questa email come un amichevole scambio di opinioni. Io non credo che il tuo piccolo e temporaneo malessere sia stato originato dalla tua pur notevole sensibilità, dalla consapevolezza dell’impermanenza (la fragilità, la caducità della vita e quant’altro). Tuttavia l’essenziale non è scoprirne le cause (da soli, oltre che difficile, non sarebbe nemmeno risolutivo), bensì superare l’impasse. I metodi paralleli (ma non sostitutivi) alle cure ufficiali, potrebbero essere tanti. Se ne esistesse uno definitivo lo conosceremmo già. Prova con l’esercizio fisico costante, ad esempio frequenta un corso di Hata Yoga. Alla tua età può fare miracoli. In seguito ti avvicinerai spontaneamente alla meditazione. Per concludere, la tua è una situazione di disagio temporaneo e con un po’ di pazienza si risolverà definitivamente nell’arco di un breve periodo.
P.s. Cura pure e soprattutto l’alimentazione. A distanza di anni mi sono reso conto – meglio tardi che mai – che con l’aiuto o il supporto di determinati integratori finanche quelle che sembravano insormontabili problematiche psicofisiche si sono minimizzate, se non disperse, pressoché definitivamente.