From: Mirko
Domanda
Pensando al meditare mi sono venuti dei dubbi sui suoi effetti. Se una persona sta meditando ed è molto concentrata, non potrebbe accadere che, ad esempio, ci sia un terremoto e la persona concentrata non se ne renda conto? Viene inoltre consigliato di non eseguire meccanicamente varie operazioni, ma questo ostacola, se non sbaglio, la possibilità di fare due operazioni contemporaneamente, anche se comunque semplici. Si può quindi verificare questa “incapacità”?. Ho letto altresì che bisogna fare attenzione a ciò che si fa in quel preciso momento, senza pensare ad altro, quindi immagino che non si possa nemmeno pensare a ciò che si farà tra poche ore. Questo mi porta un dubbio, gli animali più avanzati, quindi anche l’uomo, pensano spesso a ciò che faranno nel “futuro”, ovvero pianificano le varie attività in modo da sfruttare pienamente energie e tempo, quindi si perderebbe questa “capacità”. Ovviamente nulla toglie al fatto che si possa pensare al futuro in un momento distinto. Perché quindi non si può pensare ad altro? Mi scuso per vari errori o mie incomprensioni al riguardo, e vorrei anche dire che non sono contrario a queste pratiche (non so se si possa adoperare questo termine) altrimenti non me ne sarei nemmeno interessato, ma sono domande e dubbi che mi sono venuti spontaneamente e a cui, per maggior sicurezza, gradirei anche una breve risposta. Grazie da Mirko.
Risposta
Ciao Mirko, cercherò di rispondere a ciascuna delle tue domande:
1) La meditazione non è concentrazione, quindi non esiste affatto il pericolo cui accenni.
2) Quando esegui una qualsiasi attività, come ad esempio condurre un’autovettura, è consigliabile prestare la massima attenzione alla guida applicandosi coscienziosamente.
3) Non è vero che non si può pensare ad altro. Solo che non è consigliabile mentre, ad esempio, parli con un tuo amico/a o tuo marito/moglie, con un tuo superiore, non ti pare? E’ solo una questione di rispetto e di chiarezza.
4) Dal nostro punto di vista la meditazione è innanzitutto attenzione. Ma dov’è il trucco? Si tratta di un’attenzione che ti consentirà, con il tempo, di divenire consapevole dei tuoi pensieri più reconditi, della loro origine inconscia, delle motivazioni che li influenzano. Tale consapevolezza ti permetterà, come minimo, una certa padronanza della mente. Se poi pratichi una tecnica specifica come l’attenzione al flusso naturale del respiro, subentrano in gioco altri fattori che in una email è difficile precisare. Nel sito siamo volutamente dispersivi perché il nostro è un corso virtuale che consente d’interagire con se stessi, non una semplice esposizione e la ricerca ne è un elemento essenziale.