D: – Qual è la via dell’autoperfezionamento?
R: – Sovente si confonde l’autoperfezionamento graduale, l’acquisizione di maggior consapevolezza, con la “Via”. Entrare in contatto con lo spirito universale equivale ad entrare in contatto con noi stessi. La gioia che ne deriva è il medesimo “Dio” che, con tanto affanno ricerchiamo nei templi. Laddove in genere la “verità” viene solo proclamata, ma ben raramente trasmessa e testimoniata.
D: – E se una guerra risolvesse tutto?
R: – Per cortesia, non supporre nemmeno, con tanta superficialità, che la guerra risolva … se prima gli oppressi subirono un olocausto, ora sembra che le posizioni si siano invertite … gli antichi oppressi sono divenuti feroci persecutori … anche peggio di coloro che li precedettero … e la cosa più ridicola consiste nella presunta religiosità che anima ambedue le parti …
In primo luogo la pace. La guerra e la violenza non possono essere mai giustificate. Nemmeno come forma di salvaguardia. Chi lo sostiene è un irresponsabile. Fintantoché possibile sarà bene prevenire con atti umanitari reciproci ed adeguati. Aiutare i bisognosi a divenire autonomi, indipendenti.
L’amore e la compassione per tutti gli umili del mondo. A meno che, naturalmente, dietro tutto questo clamore non siano celati i consueti interessi economici. D’altra parte, è una banale constatazione, nell’ultima metà di questo triste e fatidico 2001 (ora che siamo nel 2023 non solo non è cambiato nulla, ma la storia sembra ripetersi), i nuovi corsi politici hanno prodotto meno sviluppo, meno computers, incrementando in prevalenza gli strumenti offensivi. L’industria degli armamenti diverrà certamente più florida.
Grazie, grazie di cuore agli autori del nuovo corso mondiale. Mi dispiace per loro, ma raccoglieranno comunque, così come affermò tra gli altri un sant’uomo vissuto all’incirca 2000 anni or sono e che per tali e tant’altre circostanze fu crocifisso, mieteranno quello che intanto avranno seminato.