Esploriamo brevemente – ispirandoci agli insegnamenti di Thich Nhat Hanh – l’importanza dell’amore e della felicità condivisa. L’autore – di cui riportiamo in sintesi talune accorte, quanto profonde e per nulla scontate, sagge considerazioni – sottolinea come la propria felicità sia strettamente legata a quella degli altri. Il nostro vero scopo dovrebbe essere quello di promuovere un tipo di amore che non genera sofferenza. Quando ci svegliamo al mattino sarebbe utile chiedersi come contribuire alla felicità altrui, poiché solo così sarà possibile trovare la nostra vera felicità.
“Abbiamo disperatamente bisogno di amore, di quel “genere di amore” che “non produce sofferenza”.
Quando ti svegli al mattino, poniti questa domanda: Cosa posso fare oggi per rendere felice la mia comunità di amici ed affetti? Cosa posso fare oggi per renderlo felice? Cosa posso fare oggi per renderla felice?
Cosa posso fare oggi per renderli felici? Per rendere la mia comunità felice?
Vorrei dire qualcosa di più su questo argomento perché penso che fare qualcosa che possa portare felicità e anche non fare qualcosa sia ugualmente importante. Se siete capace di astenervi dal fare qualcosa potete rendere felici molte persone. La domanda potrebbe essere posta così: Cosa posso astenermi dal fare oggi per rendere felice la mia comunità di amici ed affetti?
Perché nella nostra vita quotidiana potremmo fare cose che fanno soffrire coloro che amiamo.
Perciò, il solo non farle è già sufficiente a renderli felici.
Voi avete la volontà di amare e di rendere le persone felici. Sapete che sarete felici se lo saranno le altre persone. Non è in questione la vostra buona volontà, voi realmente volete amare, volete far felici gli altri. Così volete che non resti solo un desiderio, ma intendete farne una realtà. Perciò cercate di fare qualcosa, o di non fare qualcosa, in modo che la felicità sia possibile.
Cosa posso fare oggi per rendere felice la mia comunità? Cosa posso astenermi dal fare oggi in modo da rendere felice la mia comunità?
Questa è la prima domanda che dobbiamo porci al mattino.
Questa è proprio una buona domanda. Questa è una buona pratica.”
( Da: Thich Nhat Hanh – “Il Miracolo della Presenza Mentale” )