Una breve premessa. L’ego, il famigerato spaventapasseri che, in realtà, nemmeno esiste o, per lo meno ha una valenza del tutto relativa e contestuale funziona, ossia perpetra sé stesso – secondo quanto suggerisce Osho in questo brano – soprattutto per via della paura. Potremmo dire di più: la paura è l’ultimo baluardo, l’ultima difesa schierata dall’ego per non demordere, per non perdere la presa, per sopravvivere a oltranza ed evitare il vuoto … che a sua volta è tuttavia luce, chiarezza indefinita, ciò che la tradizione indica come illuminazione, risveglio.
“Non seguire l’istinto della tua paura, perché questo fa di te un codardo, degrada la tua umanità. Questa è un’umiliazione che ti sei imposto.
Quando avverti una paura, confrontala. Questa è un’umiliazione che ti sei imposto. Ogni volta che vedi la paura, confrontala. Usa un criterio molto semplice: quando vedi che la paura è presente, confrontala e sarai sempre in cammino, crescerai, ti espanderai, arriverai vicino al momento in cui il tuo ego cadrà. Il suo intero meccanismo funziona per via della paura e l’assenza dell’ego è illuminazione; non è un qualcosa in più che si aggiunge.
Un semplice principio: ricorda, qualsiasi cosa che ti fa paura, totalmente paura, è una chiara indicazione su ciò che devi fare. Devi fare semplicemente l’opposto di quello che ti suggerisce la paura, non diventarne un seguace, lotta contro di lei. Nel momento che decidi di combattere contro la tua paura, sei sulla via verso l’illuminazione.”
(Da: Osho, From the False to the Truth)
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– Osho.com
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho