Essere totalmente presenti, ma senza sforzo, è la chiave di volta della meditazione; … e non solo – come di primo acchito si potrebbe credere – nella tradizione zen; bensì secondo qualunque consuetudine, sotto qualunque cielo, quello dell’empireo super-cosciente più estremo come nel più profondo alveo subliminale. Seguono alcune dotte e lapidarie considerazioni di Eckhart Tolle.
«L’intera essenza dello Zen – della meditazione, ndr – consiste nel camminare sul filo del rasoio dell’Adesso: essere così totalmente, completamente presenti che nessun problema, nessuna sofferenza, nulla che non sia ciò che siete nella vostra essenza può sopravvivere in voi. Nell’Adesso, in assenza di tempo, tutti i vostri problemi si dissolvono. La sofferenza necessita del tempo; non può sopravvivere nell’Adesso.
Il grande maestro Zen Rinzai, per distogliere l’attenzione dei suoi allievi dal tempo, spesso alzava il dito e domandava lentamente: «Che cosa manca in questo momento?». Un interrogativo potente che non richiede una risposta a livello della mente.
È fatta per portare l’attenzione in profondità nell’Adesso. Una domanda analoga nella tradizione Zen è questa: “Se non ora, quando?”.»
(Da: “Il potere di Adesso. Una guida all’illuminazione spirituale”, Eckhart Tolle)
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– Eckhart Tolle (macrolibrarsi)
– https://it.wikipedia.org/wiki/Eckhart_Tolle