Sati non significa nulla o, se preferisci, è un termine sanscrito per designare l’attenzione. Se osservi la vita con cura non rimarrai deluso. L’osservazione oggettiva è l’arte interiore più nobile che esista. E’ la meditazione suprema. Quella che ti condurrà dritto a comprendere cosa sia, davvero, la super-coscienza. Ma tu non devi essere blando. Questa meditazione è per temperamenti curiosi. Ami lo spettacolo? Che c’è di meglio del film della vita! Qualunque sia l’oggetto della tua attenzione, per qualche minuto diventa uno spettatore imparziale. Allenati a diventare uno spettatore, un testimone. Si tratta d’un addestramento che va ben oltre la mera concentrazione.
Sati
8 giorni di pioggia.
Ci credo che il tuo umore sia così grigio …
Questa cornice di nuvole
– ti volgi intorno e ti sommerge ovunque –
sembra persino più limpida.
La tua coscienza?
E’ quasi una matassa.
Per cortesia, dipanala,
profitta dell’occasione,
seguine il filo,
non lasciare che il flusso
si disperda nel sogno.
Chiudi dunque gli occhi
e osserva
tutto ciò che rimane,
quel che d’un tratto
se n’è appena andato,
tutto ciò che ritorna, sosta,
poi, senza colpo ferir, riparte.
Come una ruota, lenta,
ma così decisa
che pensar di fermarla
sarebbe solo un inganno.