Le poesie per meditare sono la leva di Archimede della mente che mente, della mente assillata dalla sua stessa immaginazione. Anche se il peso delle preoccupazioni ti opprime puoi risollevarti con qualche semplice verso. Ovviamente, lacci e lacciuoli (l’espressione “lacci e lacciuoli” fu coniata da Tommaso Campanella negli “Aforismi politici”) degli impegni pregressi non spariranno, ma li vedrai sotto una luce diversa.
Quando scrivo
Quando scrivo una poesia
è come se volessi raccontare
con pochi e sparuti futili versi
un’immagine, un frammento
di vita vissuta, reale,
tutti i sentimenti che animano la scena
e gli innumerevoli miliardi di pixel
che la descrivono.
Quando scrivo una poesia
è come se volessi sopperire
alla staticità di quell’immagine
con il lento ed eloquente fluir
di un’articolato silenzio,
dandole così quella vita
che forse di per se stessa
non ha mai avuto
trattandosi tutto sommato
di una fantastica proiezione.