Sentirsi svegli, consapevoli, attenti, è un conto. Esserlo veramente, un altro. Questo banale esercizio o, se preferite, semplice test, serve a valutare approssimativamente il nostro reale e usuale livello di attenzione. Coinvolti senza tregua nella routine quotidiana diamo oramai per scontato il verificarsi d’innumerevoli serie di circostanze abitudinarie, del riscontro reale di visi e certezze. Sicuri che la nebulosa dell’istinto ci sosterrà pressoché all’infinito. Ma sarà davvero così?
La figura in fondo alla pagina è un po’ uno scherzo, in parte un minuscolo enigma. In cosa consiste? In una forma che riproduce una spirale o in una serie di cerchi concentrici? La sua struttura dovrà dapprima essere esaminata nei dettagli e successivamente scrutata nell’insieme desumendone, sia nel caso dei particolari che del complesso, la medesima convinzione. Di primo acchito ci siamo ingannati anche noi. Poi grande è stata la meraviglia nel constatare quanta attenzione si sia resa necessaria per stabilirne la vera natura e continuare a visualizzarla come tale.
Durante il periodo di osservazione necessario per focalizzare l’effettiva specie d’immagine, spirale o cerchi concentrici, sarà indispensabile prestare attenzione anche al flusso spontaneo del respiro. Siccome l’osservazione avverrà comunque tramite un monitor sarà altresì preferibile non superare un’applicazione dell’attenzione di una decina di secondi. Non stampare l’immagine e non adoperarla come oggetto di contemplazione, è stata ottenuta al computer.