70 – Cosa sono le celebrazioni rituali?
Secondo la tradizione esoterica la valenza dell’atto esteriore rituale trae, in primo luogo, la sua forza dal contesto cerimoniale medesimo. Da una parte è la reiterazione simbolica di una serie di circostanze che si riflettono anche interiormente per suscitare uno stato d’animo favorevole; dall’altra è un modo per risvegliare e stimolare determinate energie psichiche altrimenti sopite che consentono un livello d’attenzione tale da imprimere con maggior vigore il ricordo, la traccia dell’evento.
I simboli che entrano in gioco sono pregni di significati e valori che trascendono il luogo e il tempo per ricondursi a schemi archetipici il cui richiamo suscita, di per sé, una maggiore consapevolezza e, quindi, elargisce una cospicua, quanto sorprendente energia implicita.
Per buona sorte la pratica meditativa non necessita di alcun tipo di celebrazione rituale. Certo, si possono festeggiare le ricorrenze degli eventi inerenti, ma ritualismo e meditazione sono antitetici. D’altra parte, in taluni casi, può essere auspicabile meditare simultaneamente in compagnia di ulteriori ricercatori.