L’andatura (storia zen)
Molto tempo fa, nella Cina dei T’ang, un monaco anziano andava in pellegrinaggio al monte Wu-t’ai, residenza di Manjusri, il bodhisattva della saggezza. Vecchio e debole com’era, andava per la lunga strada polverosa da...
Molto tempo fa, nella Cina dei T’ang, un monaco anziano andava in pellegrinaggio al monte Wu-t’ai, residenza di Manjusri, il bodhisattva della saggezza. Vecchio e debole com’era, andava per la lunga strada polverosa da...
Lo spirito è l’essenza, per sua natura indefinibile, intangibile, ma non per questo meno reale. Lo percepisci quando sei particolarmente concentrato. … la concentrazione non è uno sforzo, ma la capacità di osservare i...
Ci fu un tempo in cui m’illudevo che meditare in tanti, ossia in gruppo oppure in concomitanza con un numero indefinito di persone – vicine o lontane che fossero – avrebbe sortito un qualche...
Non trasformare mai la meditazione in un rito. L’approccio ritualistico, cerimoniale, può essere evocativo, celebrativo, relativamente consolatorio, ma non spirituale. La reiterazione di gesti e parole è, quasi sempre, un protocollo ipnotico. Un conto...
La nostra sofferenza deriva principalmente dalla nostra mente e da come vediamo il mondo. Nella tradizione buddhista parliamo dei dieci tipi di vincoli, samyojana, che ci legano e ci privano della libertà. La parola...
70 – Cosa sono le celebrazioni rituali? Secondo la tradizione esoterica la valenza dell’atto esteriore rituale trae, in primo luogo, la sua forza dal contesto cerimoniale medesimo. Da una parte è la reiterazione simbolica...
D: – Qual’è il vero scopo dei riti? R: – Le cerimonie consistono, fondamentalmente, in metodi che apparentemente potrebbero aiutarci ad entrare in contatto con noi stessi, a percepire la nostra interiorità. Anche la...
Avendo precisato più volte che nella meditazione non esistono occulti segreti esoterici da rivelare o sacri e buffi misteri da celebrare, vi è ben poco da aggiungere. L’unico elemento riconducibile a sacralità è la...