Ci risiamo con le domande assurde … a cui, ovviamente, non pretendo di rispondere. Il quesito del titolo “Che cos’è la vera meditazione?” è solo uno spunto per introdurre l’argomento, per stimolare a rifletterci su. Per quanto si tenti di spiegarlo, un conto è parlarne a iosa sino a sceverare gli angoli più remoti del pianeta spiritualità di matrice contemplativa, sino a sfiorare finanche l’ascetismo, ben altro avvicinarsi, in prima persona, allo stato senza pensieri, altrimenti detto “non-mente”. Vuoi esperire siffatta nobile e virtuosa pratica introspettiva evitando, scherzosamente, di star col naso all’insù nel vano tentativo di cogliere l’attimo … e così via? Ebbene, sbircia in quello spazio, esploralo con l’umiltà che merita. Meditare su ciascuna di queste brevi frasi non equivale ad assimilarle, ma ad afferrarne lo spirito.
Che cos’è la vera meditazione? Riassumere tutto – tossire, deglutire, agitare le braccia, muoversi, star fermi, parlare, agire, male e bene, prosperità e onta, guadagno e perdita, giusto e sbagliato – in un solo koan. (Hakuin)
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Quando lo spirito non dimora su nulla, il vero spirito appare. (Ignoto)
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Tenete le mani aperte, tutta la sabbia del deserto passerà nelle vostre mani. Chiudete le mani, non otterrete che qualche granello di sabbia. (Dogen)
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La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia. (Alan Watts)
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Prima del risveglio tagliavo legna e portavo acqua; dopo il risveglio tagliavo legna e portavo acqua. (Proverbio Zen)
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Se hai ragione non hai bisogno di gridare. (Proverbio zen)
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Se siamo felici, se siamo in pace, possiamo sbocciare come un fiore; e la nostra famiglia, tutta la società, trarranno beneficio dalla nostra pace. (Thich Nhat Hanh)
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Cerca la verità nella meditazione e non nei libri ammuffiti. Per cercare la luna guarda il cielo, e non nello stagno. (Proverbio persiano)