È possibile rinunciare alla condizione di Avatar, di Bodhisattva? Jiddu Krishnamurti lo fece, vi si oppose con tutte le sue forze, l’indottrinamento subito non lo condizionò e divenne, suo malgrado, un sant’uomo, un maestro spirituale, un buddha. La sua caratteristica più saliente è che avvicina qualunque neofita all’Ultra-mondo della propria interiorità con estrema naturalezza. Nel suo splendido e lungimirante approccio spirituale non vi è nulla in gioco se non la possibilità di attingere alle proprie vere, inesauribili, primigenie, incondizionate risorse …
Siamo ciò con cui ci siamo identificati: è di questo che siamo fatti, e senza di questo non siamo.
“On living and dying” di Jiddu Krishnamurti, Krishnamurti Foundation
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Nella meditazione la prima cosa di cui ci rendiamo conto è che non serve cercare; infatti ciò che si cerca è predeterminato da ciò che si desidera; se siete infelici, soli, disperati, cercherete la speranza, la compagnia, qualcosa che vi sostenga, e la troverete, inevitabilmente.
Jiddu Krishnamurti – Al di là della violenza – Ubaldini, Ed. 1974, p. 73
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Qualsiasi forma di meditazione cosciente non è la cosa che ci vuole: non potrà mai esserlo. Un tentativo deliberato di meditare non è meditazione. Deve accadere; non può essere provocata. La meditazione non è un gioco della mente e neppure del desiderio o del piacere. Tutti i tentativi di meditazione non sono che il suo esatto diniego.
Tratto da: J. Krishnamurti, Diario, Astrolabio-Ubaldini 1983
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Bisogna che la mente abbia la qualità meditativa, non solo occasionalmente, ma tutto il giorno. Ed il sacro influirà sulle nostre vite non solo nelle ore di veglia ma anche durante il sonno.
Jiddu Krishnamurti – Verità e Realtà – Ubaldini, Ed. 1978, p. 98
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Nel cammino della vita e della morte dobbiamo camminare da soli; è un viaggio durante il quale conoscenza, esperienza e memoria non possono offrire alcun conforto. La mente deve essere ripulita da tutto ciò che ha afferrato nel suo bisogno di trovare certezze; i suoi dèi e le sue virtù devono essere restituiti alle società che li hanno generati. Occorre raggiungere una solitudine completa e incontaminata …”
“On living and dying” di Jiddu Krishnamurti, Krishnamurti Foundation
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Sii solamente consapevole di ciò che stai pensando e facendo, e niente altro. Vedere, ascoltare, è il fare, senza ricompense o punizioni. L’abilità del fare sta nel vedere, ascoltare. Ogni forma di meditazione porta inevitabilmente all’inganno, all’illusione, perché il desiderio acceca.
Tratto da: J. Krishnamurti, Diario, Astrolabio-Ubaldini 1983
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Non c’è alcuna via verso la verità, sia essa storica o religiosa. Non è da esperire o da trovare nella dialettica, né da vedere in opinioni mutevoli e credenze. Ti imbatti in essa quando la mente è libera da tutte le cose che ha messo insieme.
Tratto da: J. Krishnamurti, Diario, Astrolabio-Ubaldini 1983
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Dalla meditazione viene un immenso silenzio; non il silenzio coltivato, non il silenzio tra due pensieri, tra due rumori, bensì un silenzio inimmaginabile. Il cervello diviene straordinariamente silenzioso, quando è impegnato in questo processo d’indagine; quando vi è silenzio, vi è una grande percezione. In questo silenzio vi è il vuoto, un vuoto che è la somma di tutta l’energia.
Jiddu Krishnamurti – La pienezza della vita – Ubaldini, Ed. 1980, p. 160
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Se volete imparare qualcosa che riguardi una foglia, un fiore, una nuvola, un tramonto o un essere umano, dovete guardarli con tutta l’intensità del vostro cuore.
J. Krishnamurti, Meditazioni, Krishnamurti Foundation, London 1969
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Finché il “me” sopravviverà in qualunque forma, sottile o grossolana, ci sarà sempre violenza.
Jiddu Krishnamurti – Al di là della violenza – Ubaldini, Ed. 1974, p. 63
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Impara che nessuna cerimonia e’ necessaria, altrimenti ti crederai in qualche modo da piu’ di quelli che non la compiono. Tuttavia non biasimare coloro che ancora si aggrappano alle cerimonie. Lascia che essi facciano come vogliono; soltanto non devono ostacolare te che conosci la verità’-non devono cercare d’importi quanto col crescere hai oltrepassato.
Alcione, Ai piedi del Maestro, Ediz. Sirio (Alcione è Jiddu Krishnamurti)
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Sapete che cos’è la religione? Non è nelle preghiere salmodiate, né nel compimento di un rito, né nell’adorazione di dei di latta, o immagini di pietra, non è nei templi e nelle chiese, né nella lettura della Bibbia, o della Bhagavadgita, non consiste nel ripetere un nome sacro, o nel seguire qualche altra superstizione inventata dagli uomini. Nulla di tutto ciò è religione.
Jiddu Krishnamurti – La ricerca della felicità – Rizzoli
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La ricerca di Dio, della verità, il sentirsi completamente buoni – non il coltivare la bontà e l’umiltà, ma il cercare qualcosa al di là delle invenzioni e dei trucchi della mente, il che significa sentire quel qualcosa, vivere in esso, esserlo – quella è la vera religione.
Jiddu Krishnamurti – La ricerca della felicità – Rizzoli
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Nessuna descrizione potrà’ mai descrivere l’origine. L’origine e’ senza nome; l’origine e’ quiete assoluta, non e’ un rumoroso ronzio. La creazione e’ quanto c’è’ di piu’ santo, e’ la cosa piu’ sacra della vita; e se avete combinato un pasticcio con la vostra vita, cambiatela! Cambiatela oggi, non domani.
L’ultimo discorso di Jiddu Krishnamurti, Sabato, 4 gennaio 1986
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Il cambiamento nella società è di secondaria importanza; esso avverrà naturalmente, quando voi, come esseri umani, produrrete questo cambiamento in voi stessi.
Jiddu Krishnamurti – Al di là della violenza – Ubaldini, Ed. 1974, p. 30
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Se desiderate intensamente vedere Dio in una determinata forma, l’immagine che vedrete sarà consona ai vostri desideri; e quell’immagine non sarà Dio. Se siete oppressi dal dolore e volete essere consolati o se siete romantici e sentimentali nelle vostre aspirazioni finirete per crearvi un Dio che vi darà quel che volete, ma neanche quello sarà Dio.
Jiddu Krishnamurti – Di fronte alla vita – Ubaldini, Ed. 1969, p. 41
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L’attenzione è la più alta forma di virtù, quindi è amore. È intelligenza suprema, ma non vi può essere attenzione se non siete sensibili alle strutture e alla natura dei tranelli creati dall’uomo.
Jiddu Krishnamurti – L’uomo alla svolta – Ubaldini, Ed. 1971, p. 12
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La consapevolezza non è un impegno a qualcosa. Consapevolezza è osservazione, sia esterna che interna, in cui non esiste alcuna direttiva.
Jiddu Krishnamurti – L’uomo alla svolta – Ubaldini, Ed. 1971, p. 43
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La società non è altro che quello che siamo noi. La società non è diversa da noi. Se ci troviamo in una situazione di conflitto, se siamo avidi, invidiosi, spaventati, creeremo una società che rispecchierà tale situazione.
Jiddu Krishnamurti – L’uomo alla svolta – Ubaldini, Ed. 1971, p. 67
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Non si può arrivare alla verità passando per la realtà; bisogna comprendere i limiti della realtà, cioè tutto il processo del pensiero.
Jiddu Krishnamurti – Verità e Realtà – Ubaldini, Ed. 1978, p. 35
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Ecco alcune affermazioni di J. Krishnamurti (1895-1986), fatte il 2 agosto del 1929:
Io proclamo che la Verità è una terra senza vie e non ci si può avvicinare con una via qualsiasi, con una religione, con una setta …
La Verità, essendo senza limiti, incondizionata, inaccostabile seguendo una via qualunque, non si può organizzare …
Tutti voi dipendete come da una droga dalla spiritualità di qualcuno diverso da voi, dalla felicità di qualcuno che non siete voi, dalla luce di qualcuno che non è in voi …
Nessuno può liberarvi dall’esterno; l’organizzazione del culto o l’immolazione da parte vostra a una causa non potranno liberarvi; e non potrà liberarvi il costituirvi in un’organizzazione o l’immergervi nel lavoro …»
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Se uno capisce l’importanza dell’osservazione assoluta e immobile, la coscienza apre le sue porte.
Jiddu Krishnamurti – La pienezza della vita – Ubaldini, Ed. 1980, p. 160
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Dipendere da qualsiasi forma di immaginazione, di fantasia o di cognizione soggettiva, genera paura e distrugge la libertà.
Jiddu Krishnamurti – La domanda impossibile – Ubaldini, Ed. 1974, p. 16
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La verità è eterna, ma nel momento stesso in cui l’afferrate – come quando dite: “Ho trovato la verità, è mia” – non è più verità.
Jiddu Krishnamurti – Di fronte alla vita – Ubaldini, Ed. 1969, p. 97
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Per poter ascoltare ci deve essere calma dentro di noi, un’attenzione distesa, e non deve esserci il minimo sforzo tendente ad acquisire qualcosa.
J. Krishnamurti, Meditazioni, Krishnamurti Foundation, London 1969
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Devi provare in cuor tuo perfetta tolleranza per tutti, ed un sincero interessamento nelle credenze di quelli di altre religioni, nella stessa misura che lo hai nelle credenze della tua propria.
Alcione, Ai piedi del Maestro, Ediz. Sirio (Alcione è Jiddu Krishnamurti)
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Nessuno può mettervi in prigione psicologicamente, ci siete già.
Jiddu Krishnamurti – Verità e Realtà – Ubaldini, Ed. 1978, p. 58
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Quello stato della mente, che è amore, è completamente senza tempo.
Jiddu Krishnamurti – La pienezza della vita – Ubaldini, Ed. 1980, p. 162
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Vivere liberi in questo mondo vuol dire amare, sfuggendo tutte le forme di divisione. Quando c’è libertà e amore, allora questa intelligenza agirà cooperando e saprà anche qual è il momento di rifiutarsi di cooperare.
Jiddu Krishnamurti – L’uomo alla svolta – Ubaldini, Ed. 1971, p. 68
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Un problema sorge solamente quando la vita è vista in modo frammentario. vedetene la bellezza.
Jiddu Krishnamurti – La domanda impossibile – Ubaldini, Ed. 1974, p. 32
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Il rispetto accompagnato dalla speranza di una ricompensa è frutto di paura. Nell’amore non c’è paura.
Jiddu Krishnamurti – Di fronte alla vita – Ubaldini, Ed. 1969, p. 110
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La bellezza dell’universo è in “ciò che è”; e vivere spontaneamente con “ciò che è” è virtù.
Jiddu Krishnamurti – L’uomo alla svolta – Ubaldini, Ed. 1971, p. 61
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Il paradiso sarà con voi se saprete essere completamente liberi dalla paura.
Jiddu Krishnamurti – Verità e Realtà – Ubaldini, Ed. 1978, p. 47
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La religione, la politica, la società vi sfruttano e voi ne siete condizionati: venite spinti in una certa direzione. Non siete esseri umani; siete ingranaggi di una macchina. Soffrite pazientemente, sottomettendovi alla crudeltà dell’ambiente, quando voi, individualmente, avete la possibilità di cambiarlo.
(Jiddu Krishnamurti – 20 dicembre 1933 – Secondo discorso pubblico ad Adyar, Madras, India)
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Se non seguite qualcuno vi sentite molto soli. E allora siate soli! Perché avete paura di star soli? Perché siete a faccia a faccia con voi stessi così come siete e vi trovate vuoti, ottusi, stupidi, sgradevoli, colpevoli, ansiosi, un’entità secondaria, scadente, di seconda mano. Affrontate questa realtà: guardatela, non fuggitela. Nel momento in cui fuggite comincia la paura.
(Jiddhu Krishnamurti – “Liberta’ dal conosciuto”)
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– it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
– jkrishnamurti.org