Quand’è che si può meditare più proficuamente? Esiste un momento della giornata durante cui sia vantaggioso estraniarsi dal contesto per rimanere soli con se stessi, ma senza immaginare, senza supporre alcunché, a tu per tu con il cielo più intimo, quello interiore? E in tali frangenti è possibile comunicare con se stessi per bypassare le limitazioni che il tempo e lo spazio frappongono tra il nucleo del proprio essere e coloro che, in tempi remoti, avemmo la fortuna di conoscere o di amare?
Name: Fabrizia
Subject: meditazione
Quesito
Non riesco a meditare la sera (solitamente lo facevo intorno alle ore 22) ed ho sentito dire che ci sono delle ore durante la giornata in cui è sconsigliato meditare ed altre in cui è consigliato. Mi potreste dire le ore della giornata in cui è consigliato? Vi ringrazio e vi saluto cordialmente.
Fabrizia
Risposta
Gent.ma, la tradizione suggerisce di meditare in prossimità del tramonto o dell’alba. In realtà è quasi inevitabile dover profittare degli effettivi momenti di pausa, o seguire le proprie inclinazioni naturali, purché lontano dai pasti. Pochi minuti, una volta al giorno, sono sufficienti. L’unica accortezza, eventualmente richiesta, è di mantenere una certa costanza.
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From: Cristina
Subject: Come sopravvivergli
Quesito
Ho bisogno di capire come imparare a comunicare con me stessa per sentirmi più vicina al mio grande Paolo che vive da 27 mesi nell’aldilà. Consigliatemi.
Risposta
Ciao Cristina, non mi ritengo all’altezza di darti consigli del genere. Posso soltanto riflettere un attimo. Il grande Paolo è ben più vicino di quanto tu non possa credere, vive già nel tuo cuore. Non è un’espressione consolatoria. Alcun Yogi pensano che il cuore sia coma una radio ricevente sintonizzabile sulle più svariate lunghezze d’onda, comprese quelle dell’eterno presente, dell’infinito. Ma come riuscire a comunicare con se stessi, con il proprio cuore? Se hai tempo prodigati per chi ne abbia davvero bisogno. Trova dei brevi momenti per rimanere sola e rilassarti in silenzio, con il silenzio delle foglie d’autunno che stanno già per comparire sulla scena dell’immancabile imminente prossima splendida stagione.