D: – Non ti sembra che Dio s’impicci troppo degli affari nostri?
R: – Certamente no. Forse Dio ha voluto che il Titanic affondasse? Oppure che l’attuale, ennesima e tristissima, quanto inutile guerra avesse luogo? E le innumerevoli calamità dove muoiono poveri e ricchi, colpevoli e bambini innocenti? Dio è sia dentro che fuori di noi. Dio siamo noi ed è il mondo esterno. Dio è personale e impersonale. Com’è possibile che sia ambedue le cose? Egli è personale in funzione del medium percettivo. Se gli animali avessero una coscienza avrebbero anch’essi il loro Dio.
D: – E’ possibile ritenere Gandhi un maestro spirituale?
R: – Penso di no, in realtà era inavvertitamente – inconsapevolmente – violento. Ad esempio, ebbe contrasti con un proprio figlio che desiderava frequentare la scuola pubblica; digiunava per i presunti peccati dei suoi discepoli. Poverino, riteneva di esserne parimenti colpevole, ma non considerava gli atroci sensi di colpa che, così facendo, procurava. Come politico invece ebbe successo, ne fu un esempio brillante. Si prodigò veramente senza risparmio. Fu un eroe, uno di quelli veri. Amò sinceramente il suo popolo. Amò persino i suoi persecutori. Ma solo come politico ed avvocato.