Qualche tempo fa ho irriso di proposito un insegnante di meditazione mettendo in dubbio la sua preparazione. Il mio vero scopo era – ovviamente – quello di provocarlo e osservare la sua reazione per verificare sino a che punto fosse identificato con il suo ruolo. Oltre che offrire cenni sulle metodiche più comuni, in virtù del suo presumibile compito avrebbe dovuto ispirare i propri allievi, dimostrarsi un esempio di saggezza, tolleranza, compassione. Senonché avevo il sospetto che la sua ispirazione didattica non fosse del tutto autentica, ossia non nascesse da una conoscenza reale della meditazione, quindi vissuta e praticata sino in fondo e in prima persona, ma si limitasse – perlopiù – a un pur discreto indottrinamento teorico. Il problema è che siffatta disciplina o approccio esistenziale non può essere solo astratto, ma per insegnarlo davvero bisognerebbe aver esperito direttamente per lo meno una qualche trance estatica, leggi rapimento mistico o, tradotto in termini più semplici, dei picchi di consapevolezza, dei guizzi intuitivi della nostra vera realtà interiore. La reazione fu piuttosto becera, di estrema sorpresa, ma tant’è, evidentemente ero riuscito a fingere piuttosto bene. Leggiamo, ora, a tal proposito, qualche breve pensiero di Sai Baba sulla meditazione.
* * *
Un giorno, un rappresentante di classe Gli fece avere un foglietto, sul quale era scritta la proposta di formare a Prashanti Nilayam dei corsi permanenti per preparare degli insegnanti di meditazione, al fine di diffonderla in tutto il Paese.
“Mi sono messo a ridere quando lessi questa proposta – commentò Swami – C’è qualcuno che può insegnare ad un altro a meditare? Si può forse insegnare la Meditazione? È possibile insegnare la postura, come tenere gambe, mani, collo, testa o schiena; si possono tenere lezioni sul modo, o sul ritmo del respiro. Ma la Meditazione è un aspetto interiore dell’uomo; richiede una profonda quiete del soggetto, lo svuotamento della mente per riempirsi della Luce originata dalla Scintilla Divina che sta dentro. È una disciplina che nessun libro di testo può insegnare e nessun corso può diffondere. Corsi di meditazione! Chi istituisce corsi di meditazione non sa cosa voglia dire Dhyana, né ha interesse a saperlo! Purificate le vostre emozioni; distillate i vostri impulsi; coltivate l’amore. Solo in quel caso potrete divenire padroni di voi stessi: questo dominio è il fine, il processo della Meditazione, ovvero di Dhyana.”
* * *
«Una madre può sedersi accanto a suo figlio e sussurrargli delle parole per incoraggiarlo a parlare; ma il bambino dovrà servirsi della sua propria lingua e del suo sforzo personale. Similmente, potrà esservi chi vi insegna il modo di stare seduti e di tenere il tronco diritto, le gambe piegate, le mani distese con le dita incrociate, il respiro lento e costante; ma chi potrà insegnarvi a tenere sotto controllo la mente ribelle?” (SSS VII, 380-381)»
– Sathya Sai Baba –
– Sai Baba (Sathya Sai Baba) – (macrolibrarsi)
– Sai Baba (Sathya Sai Baba) – (amazon)