La concentrazione non dovrebbe essere una pratica finalizzata esclusivamente alla meditazione vera e propria. Quindi limitarsi a una sorta di esercizio periodico e circoscritto, bensì estendersi, complessivamente, all’intera routine quotidiana. Diventare cioè una sorta di centratura e non solo un picco periodico. Per coltivare una mente calma e quieta è indispensabile proseguire sulla propria via indomiti e costanti osservando, se necessario finanche con sussiego, il multiforme e capriccioso panorama esistenziale che si dispiega comunque senza colpo ferire. Ora leggiamo più direttamente Shunryu Suzuki-roshi […]
«È per noi indispensabile mantenere la via costante. Lo Zen non è una forma di eccitazione o agitazione, bensì concentrazione sulla nostra solita ‘routine’ di tutti i giorni. Se vi date troppo da fare, se vi eccitate o agitate troppo, la vostra mente diviene irregolare, tempestosa e logora. Questo non va.
Se possibile, cercate di esser sempre calmi e gioiosi, mantenendovi lontani dall’entusiasmo, dall’agitazione. Di solito diventiamo sempre più indaffarati, di giorno in giorno, di anno in anno, specialmente nel nostro mondo moderno. Se ci capita di rivedere i luoghi a noi familiari dopo molto tempo, restiamo stupefatti per i cambiamenti. Non ci si può far nulla. Ma se ci facciamo prendere da qualche eccitazione o agitazione, oppure dal nostro cambiamento, allora rimarremo completamente imprigionati nella nostra vita indaffarata e saremo perduti. Se invece la vostra mente è calma e costante, potete tenervi lontani dai rumori del mondo anche se ci state in mezzo. In mezzo al rumore e al cambiamento, la vostra mente sarà quieta e stabile.»
(Da: Shunryu Suzuki-roshi, “Mente zen, mente di principiante“)
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– Da: Shunryu Suzuki-roshi, “Mente zen, mente di principiante (macrolibrarsi)
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– Shunryu Suzuki-Roshi – Macrolibrarsi
– Shunryū Suzuki – Wikipedia