– #Riflessioni in prospettiva spirituale su #interdipendenza e #impermanenza. #Spiritualità tout court, senza se e senza ma, con molti #dubbi e davvero poche #certezze per #meditare su tutto senza cambiare nulla. L’ennesimo sottile invito alla #meditazione –
Cosa c’è di più duro nella vita se non la consapevolezza di dover dipendere da questo o da quello, da un farmaco come da un aiuto fisico, dall’essere costretti a seguire una dieta, ancor di più disciplinarsi secondo determinati inflessibili orari e, … non esser liberi, insomma, di scegliere? Mi direte, è normale, è la sorte o il caso o l’età … Sì, ne convengo, non sono così sprovveduto da non capirlo.
Cosa c’è di più dolce e lieve o persino fantastico nella vita se non la tranquillità di spirito che raggiungi o consegui quando realizzi che siamo tutti interdipendenti, che la nostra natura fisica è sostanzialmente impermanente, quando ti basta adattarti alle circostanze, accettarle per superare la maggior parte delle difficoltà temporanee e proiettare la tua mente al di fuori del labirinto egotico, cosa c’è?
C’è che anche stavolta mi sono perso tra le parole. Volevo offrirvi l’ennesima riflessione, ma mi sono arenato sulla spiaggia dei sentimenti. Ebbene, ora bando alle ciance psico-spirituali e mi rilasso nel non-pensiero di una grigia serata primaverile in cui, per fortuna, véggo le rondini scorazzar come se nulla fosse. Già, che cosa ne sanno loro dei tristi pensieri di cotanti promotori dell’ignoranza, dell’indifferenza e dell”insensibilità a tutto spiano verso i propri conterranei quali sono i nostri attuali, ahimè risorti, carrieristi politici? Ma forse lo sanno e proprio per questo hanno scelto – o perlomeno è stato loro evidentemente concesso – di non scendere in basso e rimaner lassù, tra gli antichi cieli.