Sono le nove, ma del mattino. Come faccio, dunque, a introdurre una poesia – sul silenzio e la meditazione – in cui si presuppone che – in linea di massima – sia meglio meditare la sera? … Sono sempre le nove, ma stavolta l’ora del crepuscolo è trascorsa. Potrei finalmente illustrare le congetture in versi che sto per proporvi, sennonché la mia verve mondana si è oramai dissolta. Il lento e inesorabile procedere del tempo l’ha diradata. Beh, quale migliore conferma del fatto che meditare la sera può essere più semplice?
Meditare la sera
C’è un momento della giornata, la sera,
in cui il tuo spirito s’adagia.
Se da una parte sembra che i riflessi della realtà al tramonto
abbiano lenito il vortice esistenziale
che ti assorbiva senza rendertene pienamente conto,
dall’altra t’avvedi che il dentro e il fuori, l’alto e il basso,
i chiaroscuri della vita, coincidono.
E mentre il tempo rallenta
e il tuo nuovo umore compenetra il silenzio,
realizzi la meditazione.