Questo è il colmo, l’unione! Intendo l’unione metafisica, quella che realizzi – nello specifico – in meditazione. Ma a chi o a cosa dovremmo unirci? Cos’è che abbiamo tralasciato? Mi rendo conto che se un profano – ovverosia una persona poco adusa a questo genere di linguaggio – leggesse e di primo acchito cercasse di comprendere, rimarrebbe perplesso. Di che blatera lo scrivente? Cerca l’unione con una zolla di terra? S’illude di fruttificare i doni del cielo? … Cara lettrice, caro lettore, considera che a riunirsi – seppur in spirito – con il fautore universale, c’è sempre tempo. Ma, tant’è … il facitore è dovunque. Come un pittore che affrescando la sua tela si è incamminato sul sentiero appena dipinto, così l’artefice si è inoltrato tra i tortuosi viali della vita, il paesaggio ch’egli medesimo continua ancora a creare …
L’unione
L’unione che dipende
in questa sola vita,
che c’è, forse ti pare un sogno?
Tu la realizzi si, ma un poco atipica.
Sol che l’avessi,
mai poi, pensato e caro,
un’attitudine, non c’è la volontà?
Ma che dici!
Vola il pensier
in giù, dall’alto in basso,
vive la sensazione
di un mondo vile.
Eccede,
d’altronde non può scendere soltanto,
attendi, attendi un po’,
vedrai che ride.
L’unione metafisica
manipola l’essenza.
Ciò che ti sembrava infimo
si rivela pian piano
un che di mistico.
Ma è così improbo
limitarsi ad essere?
GRAZIE