Cos’è che ti trattiene all’infinito dal realizzare i tuoi più reconditi sogni? Oppure, cos’è quella barriera in cui t’imbatti, che si frappone sempre ogni volta in cui ti cimenti nelle imprese più delicate? Bene, a questo punto c’è tutta una serie di trucchi, del tipo frasi fatte, luoghi comuni, ecc., che gli addetti ai lavori, religiosi in carriera o meno, dilettanti della New Age, professionisti, ma di quart’ordine, dediti in prevalenza alla divulgazione delle proprie opere, ti propinano senza nessun riguardo. Che fare? Mi limito all’essenziale.
Osserva, innanzitutto, ciò che ti accade intorno. Abbi coraggio, osserva, lo sto facendo anch’io che ti sono del tutto indifferente. Rilassati e osserva, non v’è nulla che ti ostacoli se non la paura di reiterare le eventuali esperienze negative subite in passato. Ma se persisti con pervicacia: i tuoi timori svaniranno come neve al sole; i malesseri ritorneranno tra le righe; gli obiettivi si ridimensioneranno da sè circoscrivendo solo quelli davvero necessari; la tua energia, invece del fantasiosissimo salto quantico che molti prospettano, ritornerà nei ranghi, ma ne avrai comunque a sufficienza per realizzarti. Ovviamente non cercare subito riscontri, abbi pazienza e osserva.
Cos’è che ti trattiene all’infinito
Più che affidarsi al cielo
per riscoprir che là, su quel versante
c’è vita e ancora vita,
sarebbe meglio veder che sei già parte
del nulla-tutto che tu chiami amore.
Com’è che puoi scoprir che dico il vero?
E se la mia sortita non fosse che l’ennesima speranza?
C’è un solo modo, sta fermo, ascolta:
cos’è che ti trattiene all’infinito
dal trasvolar negli ànditi remoti
per constatare il vero coi tuoi occhi?
Cos’è che ha seminato questi appigli,
che ti trattiene senz’alcuna scelta,
per dubitar persino di te stesso?
Beh, sì, la vita gioca finanche a rimpiattino
con chi pretende di esplorare il tutto.