Questi “passi sulla via della meditazione”, la directory in cui ci troviamo, sono diventati una sorta di diario di bordo del sito. Dapprincipio li ho adoperati per formulare pensieri brevi e specifici, ora si stanno trasformando in un vero e proprio tracciato ideale.
Io non ho scopi e finalità parallele del tipo corsi, seminari o quant’altro. Il mio unico desiderio è d’intonare una canzone senza parole, eseguire una melodia senza note. In realtà non ho veri e propri obiettivi. Certo, darsi da fare per sopravvivere e migliorare è un punto fermo, ma è così scontato che non lo ritengo degno di nota. Tanto più che la spiritualità non è una via per realizzarsi. Anzi, non è neppure una via. Allora è una realtà che andrebbe riconosciuta in quanto tale? No, nemmeno, non diciamo sciocchezze. Per quanto si possa fingere d’ignorarlo la vita è tutta e solo spirituale; e la meditazione, nel senso più classico del termine, rappresenta solo uno dei tanti modi per riconoscerlo; per risvegliarsi per riaprire bene gli occhi – o l’occhio –.