Ipse dixit, e il nostro maestro spirituale, per quanto virtuale, emblematico e simbolico, non lesina mai il suo parere. Mentre l’incipit corrisponde comunque alla nostra propensione a conoscere, egli è motivato da cause che vanno ben al di là della mera contingenza di un semplice click. Il paradigma della sua visione travalica persino l’autocoscienza della rete. E’ il risultato dell’imperscrutabile quid che con la sollecitudine propria al mistero della razionalità, dispensa buon senso quanto saggezza, equilibrio quanto prudenza.
Non tentennare più, gentile ospite, cortese visitatrice, pur trattandosi un semplice gioco, osa comunque. Leggi il parere dell’insondabile caso, la realtà dell’amore che ogni sorte contraccambia. Siffatto compassionevole soccorso è stato concepito per tutti coloro che sentono il bisogno d’interagire con se stessi, ma senza sentirsi condizionati da nulla, tranne un gioioso pensiero di benevolente gratuita riconoscenza.
- Per ricevere il responso del maestro virtuale e valutare appieno il suo suggerimento è sufficiente visitare questa pagina.
- Anche i naufraghi del web hanno il loro maestro virtuale. Reclama la sua opinione. Talvolta si dimostra illuminante, tal’altra richiede pazienza. In ogni caso è sicuramente utile.
- Il maestro virtuale non pretende che tu gli creda. Ti chiede, solo, di sorridere …
- Non interrogarmi più – non ritornare, cioè, sulla pagina – finché non sarai proprio certo di voler procedere oltre. In linea di massima, responsi successivi al primo non avranno alcun valore.
Rammenta che solo il primo consulto sarà decisivo. Considera ciascun responso come un soggetto su cui meditare. Quindi predisponiti al meglio, ecco il consiglio che quindi ti concerne:
Nella vita, se si sta troppo attenti, se si eʼ troppo concentrati, eʼ possibile perdere la consapevolezza. Per esempio, se state guidando e guardate lʼautostrada davanti a voi piuʼ del necessario, non potete vedere anche la segnaletica posta a lato della strada. ... Siete tanto concentrati sulla guida e intenti a tenere dʼocchio lʼautomobile davanti e quella dietro che mancate lʼuscita, percheʼ non ci avete fatto caso. Nella pratica della meditazione, per cominciare, eʼ necessario avere quel genere di concentrazione. Mentre si guida sullʼautostrada, bisogna tener dʼocchio il tizio davanti e quello dietro, badare a non superare il limite di velocitaʼ. ... Ma, allora, cʼeʼ bisogno un altro tipo di attenzione. Tuttavia, non suggerirei agli studenti di provare a modificare la pratica della meditazione. Attenetevi alla pratica di base della concentrazione e a un certo punto comincerete naturalmente a sviluppare un certo senso di espansione, un senso di consapevolezza piuʼ ampio. (Chogyam Trungpa)
Non reiterare più il misterioso oracolo – che sarà pressappoco diverso ogni volta che ritorni – se non quando ti sentirai davvero pronto per procedere oltre. Qui non v’è nessuna sibilla. Tanto meno alcun spirito che aleggi silente per sopperire ad una tua eventuale mancanza di fede.
Qui v’è solo il nudo seme della tua stessa consapevolezza che lotta per emergere ed affermarsi sull’ombra medesima che involontariamente proietta.
Voglia il Brahman, che tutto corrisponde, renderti partecipe dell’amorevolezza e del benessere di questo nostro strano e volubile, ma splendido e generoso, preziosissimo mondo. Sii dunque riconoscente e gratifica chiunque ne abbia davvero bisogno. Considera l’impermanenza. Contempla il sempiterno. Riconciliati con te stesso. Se lo ritieni medita, o prega l’insondabile di svelarti il segreto della compassione. Sei pronto? La verità della consapevolezza tenta sempre di donarti la gioia che procede dal vacuo nulla al cosmo intero.