31 – Bene e male, esistono davvero o si tratta solo di supposizioni?
Ciò che indichiamo con bene o spirito positivo consiste nell’alternanza tra operosità e creatività da una parte, con serenità e gioia dall’altra.
Il bene è essenzialmente consapevolezza, un equilibrio solerte che si adatta secondo ritmi mutevoli all’evolversi perpetuo delle circostanze. Il male o spirito negativo è inconsapevolezza e pregiudizi che conducono ad aggrapparsi e identificarsi ben più di quanto non sia utile o necessario con idee, oggetti, persone, episodi del tutto contingenti ed effimeri. Il bene ed il male sono complementari, esistono solo in pratica, cioè fisicamente e psicologicamente, ma non in astratto, ovvero in prospettiva spirituale. La dicotomia tra bene e male, attività e passività, consenso e negazione, accettazione e rifiuto, può essere superata dedicando parte del proprio tempo alla meditazione e – in virtù dei fattori d’interdipendenza (intima connessione) e reciprocità – ad azioni in prevalenza altruiste che generano sempre benessere, tanto individuale quanto collettivo. Quando v’è compassione, il bene, il male e la sua controfigura meno appariscente, l’egoismo, non hanno nemmeno ragione di esistere.