66 – Puoi approfondire in merito alla religiosità?
La religiosità non è un’ideologia; non ha obbiettivi; non converte e non arruola; di per sé non esiste. La religiosità è amore consapevole, compassione; è un impulso che accetta e protegge la vita per ciò che é; ovviamente tenta di migliorarla, ma senza raccontare favole e, in particolare, senza turlupinare nessuno.
La religiosità non è lassismo. L’attenzione e la cura necessarie per riuscire a essere davvero se stessi e aperti al mondo richiedono una qualità di consapevolezza iniziale ben maggiore della molliccia e spesso ipocrita adesione a vaghi principi idealistici. La pratica spirituale in ottica soggettiva è soprattutto autodisciplina. Nessuno sforzo mirabolante, alcuna privazione ottundente, ma una sadhana dedicata essenzialmente alla ricerca dell’equilibrio. La meditazione, fenomeno che non può essere codificato in alcuna dottrina, attiene, verosimilmente, soprattutto alla religiosità.