Rileggendo, a distanza di anni, i brevi messaggi presenti in questa pagina, mi sono meravigliato di quanto il tempo o le esperienze vissute incidano e quindi trasformino il proprio modo di essere e di pensare. Possibile che sia stato io stesso a formulare quelle risposte? E cosa avrei detto, ora? A quei tempi ero più cauto. Il pianeta meditazione, per lo meno qui in Italia e nel web, sembrava una moda new age. Sennonché i fatti e, soprattutto, la scienza, hanno dimostrato il contrario.
Nome: Lia
Quesito
Dopo la lezione seguono giorni bellissimi con sensazioni di grande amore e pace interiore che però, nonostante la mia costanza quasi giornaliera nella pratica, non riesco a mantenere o ritrovare, e questo mi demoralizza ogni volta, ma io insisto.
Prima ancora che potessi rispondere Lia mi ha scritto di nuovo.
Nome: Lia
Grazie per avermi risposto. Adesso mi prendo un po’ di tempo per riflettere con calma su quanto hai scritto. E’ un regalo prezioso quello che ho ricevuto e devo farne buon uso. Appena l’ho letto la prima cosa che ho visualizzato è stato un bambino, come se il tuo suggerimento fosse di guardare tutto ciò che mi circonda con l’innocenza di un bambino, senza giudizi condizionanti. Allora secondo te, basta che io continui la mia meditazione per ritrovare quello stato, e quando ci sarò dovrò solo coltivarlo predisponendo la mente, nel quotidiano, a pensare con leggerezza d’animo? … Le lezioni con il Maestro sono finite, perciò adesso dovrò lavorare molto per recuperare quella grazia? Accetto qualsiasi altro suggerimento o critica …. A presto. Un abbraccio, Lia.
Ovviamente mi sono affrettato a replicare.
Gent.ma Lia, ancora non ho risposto al tuo precedente quesito. Scusami per la confusione, ma sono un po’ sorpreso. Potresti, molto gentilmente, aiutarmi a chiarire questo curiosissimo equivoco? Grazie.
Lia è stata così gentile da spiegarmi subito.
Buon giorno. Ho ricevuto una email da un certo Alessio e pensando che pervenisse da Voi ho risposto cortesemente. Presumo abbia avuto il mio indirizzo guardando la Vs. rubrica e chiedo allora che venga per favore cancellato. Se l’equivoco Vi interessa, rimando il messaggio ricevuto. In attesa di rileggerVi, tanti saluti. Lia.
Infine ho risposto al suo quesito.
Risposta
Ciao Lia, ho cancellato subito il tuo indirizzo dalla pagina relativa ai commenti. Preferisco non giudicare i fatti, tuttavia si può trarne una lezione interessante. L’attenzione complessiva e quella relativa ai dettagli non è mai sufficiente. Ciò vale soprattutto nell’osservazione del flusso spontaneo del proprio respiro. Le sensazioni molto gratificanti di cui parli non sono tanto diverse dal dispiacere per averle perse. Tra i due estremi regna una dimensione incontaminabile, quella della serenità. La tua costanza e perseveranza sono ammirevoli. La costanza va intesa anche come continuità dell’attenzione. La perseveranza come fiducia nelle tue possibilità. Alla fine di tutto questo strano svago, forse lo sai già, non otterrai nulla. Quindi, perché preoccupartene? Saluti e ringraziamenti.
* * *
From: Silvana
Subject: meditazione e trascendenza
Quesito
Caro Maestro ti vorrei chiedere quanto dovrebbe essere, secondo te, il tempo minimo per la meditazione giornaliera. Lo stabilire questo punto mi ha sempre creato difficoltà, vorrei che fosse sufficiente per poter progredire nella meditazione stessa e compatibile anche con le esigenze di lavoro-famiglia . Inoltre vorrei sapere da te se hai mai avuto esperienza diretta di persone che siano riuscite a tornare indietro con la memoria, durante la meditazione stessa, fino a ricordare episodi della loro prima infanzia e infine indietro nella vita passata. Vorrei che tu mi potessi commentare questo punto. Ti ringrazio anche se non mi risponderai perché il tuo sito mi piace ed è sempre una compagnia gradita quando cerco un alter ego con cui condividere il mio interesse per la meditazione e la trascendenza. Un augurio di un Buon Anno a tutti voi e agli amici del sito. Grazie. Silvana da …
Risposta
Gent.ma Silvana, grazie per le visite e gli auguri. Ti pregherei di non considerarmi un maestro, non lo sono. Io collaboro con meditare.it, ho un po’ di esperienza nella meditazione e di tanto in tanto l’insegno pure, ma solo in modo rigorosamente gratuito. Il tuo quesito è interessante. Anche se sarò breve pondera bene quel che dico: la chiave di riuscita del tuo esercizio non è tanto il tempo che vi dedichi, quanto la continuità dell’attenzione senza distrazioni consapevoli. Non aggiungo altro perché è sempre meglio verificare in prima persona. Tuttavia non dimenticare che l’osservazione deve nondimeno essere spontanea e serena. Non vi è nulla da raggiungere o conquistare. Il ricordo di episodi della primissima infanzia non è raro, ma sarebbe meglio evitare di prendere in considerazione, a meno d’improbabili riscontri oggettivi, quello di eventuali vite anteriori. Non intendo dire che sia impossibile. Il problema vero è l’autosuggestione. Basterà crederci un tantino per rivivere gli episodi più assurdi o vedere, con la propria fertile immaginazione, mondi antichissimi e realtà incommensurabili.