Cosa viene prima, la consapevolezza o la meditazione? In effetti sarebbe come chiedersi: chi è nato prima, l’uovo o la gallina? Tuttavia, ora che, finalmente, la scienza sembra aver dato una sua risposta, ossia che viene prima l’uovo, non ci resta che estrapolare nel meta-mondo della spiritualità in itinere – di cui di tanto in tanto e per puro spirito di ricerca ci occupiamo – e riconoscere: è la consapevolezza a primeggiare, in tutti i sensi possibili e immaginabili, sotto tutte le latitudini culturali e comunque si sceveri il quesito.
From: Claudine
Subject: consapevolezza
Quesito
Ho notato che ci sono alcune persone che sono già, di per sè, consapevoli. Sembra quasi che per loro la meditazione sia uno stato naturale e stanno bene. E’ possibile? Mi chiedo se siano esseri privilegiati o hanno acquisito questo stato di grazia in virtù del loro stesso modo di essere. Grazie e complimenti per il bellissimo sito. Manuela.
Risposta
Tali persone, per quanto rare, esistono davvero. Probabilmente, in passato, o nei trascorsi più recenti, hanno vissuto circostanze tali da condizionare il loro atteggiamento nei confronti della vita in direzione di una maggiore consapevolezza verso se stessi e gli altri. Quindi, a mio avviso, non si tratta di esseri speciali, bensì di persone molto comuni che hanno saputo cogliere al volo le opportunità più banali. Hanno cioè tratto gli insegnamenti giusti laddove la maggior parte degli individui non riesce a vederci proprio nulla. Tuttavia attenzione, il fatto di percepire qualcuno come meditativo, compiacente, tollerante, non significa che lo sia davvero. In genere non siamo capaci di giudicare di primo acchito e talvolta potremmo travisare persino dopo tanto tempo. Purtroppo non facciamo che proiettare le nostre buone intenzioni, speranze, desideri e quant’altro. Grazie per la visita ed il gentile commento.
* * *
Nome: Andrea
Quesito
Quando pratico la inspirazione addominale avverto del dolore e una forte rigidità del ventre … come posso rimediare e quale può essere la causa?
Risposta
Ciao Andrea, innanzitutto vai dal medico per tutti i controlli del caso; poi dovresti spiegarti meglio. Se ti riferisci a una tecnica di meditazione esponila (o riportarla) con precisione. Il “fai da te” è da escludere. Noi ci riferiamo “sempre” a esercizi tradizionali, noti e senza nessuna modifica.
* * *
Nome: Laganas
Quesito
Si può meditare dopo aver praticato un po’ di footing, magari facendo passare una ventina di minuti dall’allenamento?
Risposta
Si, è possibile, hai detto bene, forse è meglio lasciar passare qualche minuto, magari limitandosi a camminare in modo che la transizione tra il moto della corsa e l’immobilità di una posizione tranquilla e confortevole sia graduale. Dipende dalla sensibilità individuale: prova e regolati di conseguenza, trova ciò che ti soddisfa e ti fa star bene. D’altra parte anche la corsa stessa potrebbe trasformarsi in una meditazione. Se non corri meccanicamente, ma con attenzione, consapevole di quanto stai facendo, il semplice jogging diventa un esercizio utilissimo. C’è stato un maestro spirituale molto noto, anche se nel contempo un po’ controverso, che ha parlato di corsa come meditazione in: Osho – Il libro arancione. Ciao.