Qualche anno fa, quando ancora facebook era solo agli esordi e il modo migliore per confrontarsi, nonché scambiare le proprie opinioni in rete era quello di frequentare qualcuno dei numerosi forum creati ad hoc dai vari siti web presenti, meditare.it riceveva numerosi messaggi. Coloro che si affacciavano al pianeta meditazione – una sorta di continente ancora relativamente inesplorato – rimanevano sorpresi per la variegata ricchezza spirituale che offriva. Seguono due brevi quesiti formulati intorno al 2006.
From: Andrea
Subject: ringraziamenti
Quesito
Salve, non ci conosciamo, da qualche giorno sto visitando il sito meditare.it.
Credo veramente che sia una delle poche iniziative positive che ho trovato in giro per il web.
Io personalmente ancora non ho rinunciato a cercare di alleviare le sofferenze causate dalla mente alle persone che conosco, ma non ho mai avuto dei risultati…
Forse la strada non può essere indicata, semplicemente bisogna trovarla da se.
Mi ha reso molto felice però vedere che qualcuno ci stia provando.
Grazie per quello che stai facendo.
Risposta
Grazie a te Andrea, sono lieto che gli articoli in questione ti stiano aiutando a riflettere. Si, siamo noi, ciascuno per proprio conto, che dovremmo trovare il modo, direi meglio la pazienza, per alleviare e mitigare gli effetti delle eventuali vicissitudini. Le subiamo un po’ tutti, ma osservare ci aiuta a trovare la calma necessaria per non sentirci eccessivamente coinvolti, in modo da rimanere equanimi, e cosa ancora più difficile, equilibrati. Per sorridere di quanto ci sia mai potuto capitare e reagire in modo opportuno e appropriato tenendo ben presente reciprocità e interdipendenza, ovvero di come il bene altrui coincida sempre anche con il nostro ….
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Name: Riccardo
Subject: lo yoga può aiutarmi?
Quesito
Salve, ho appena incontrato il vostro sito. Vedo che e’ organizzato bene, complimenti.
Circa 5 anni fa sono stato operato tra il cervelletto e la spina dorsale ….
… segue la descrizione di una lunga odissea …
Ora lo yoga puo’ aiutarmi a ritrovare la sensibilità che ho perso, l’equilibrio, l’umore giusto per per affrontare le cose con un po’ di ottimismo, anche se io cerco di sdrammatizzare?
Ogni tanto penso di non farcela, ma poi mi sforzo un po’ per poter andare avanti.
Confido in voi. Datemi qualche consiglio che mi possa fare ritrovare la giusta carica.
In attesa di un vostro parere colgo l’occasione per salutarvi e ringraziarvi.
Risposta
Gent.mo, grazie per l’email. Purtroppo non posso valutarla appieno per quello che merita perchè, come sai, il nostro non è un sito medico. In quanto all’eventualità che tu possa seguire un corso di Hata Yoga (diciamo quello fisico), dovresti chiedere ad un istruttore qualificato.
Da un punto di vista più generale, penso che la pratica della meditazione, seguita in un contesto riabilitativo, potrebbe aiutarti. D’altra parte mi sovviene, e devo ringraziarti per avermi partecipato della tua momentanea esperienza, che la vita non è affatto statica, ma un flusso in perpetuo rinnovo. Certo, ciò che stai vivendo è un intralcio, ma è temporaneo, contingente. Camminando metodicamente, ed in modo consapevole, si procede verso il proprio, rinnovato futuro … Camminare consapevolmente significa, semplicemente, prestare attenzione a ciò che si sta già facendo qui, ora, non solo ai propri passi, ma anche al contesto globale, accettando tutto quel che incontriamo, e lasciandolo via via alle spalle, in un flusso che sembra avere un inizio, ma è senza fine. Camminare significa altresì procedere innanzi, coltivare, favorire e sviluppare una passione; perseguirne la realizzazione … E con ciò non voglio intendere che non ci sia un Dio in cui confidare o sperare, tutt’altro; semmai quel Dio non può che trovarsi qui, in questo stesso splendido momento, ora, nel medesimo luogo, pur virtuale, in cui stiamo scrivendo, leggendo …