La consapevolezza dell’impermanenza può condurci, a volte, a dedurre che le innumerevoli circostanze della vita, compresi i nostri stessi sentimenti, quindi la propria medesima coscienza, siano comunque inevitabilmente mutevoli, precari, intermittenti, incostanti … Invece esiste un elemento d’imperscrutabile continuità! Ed è proprio l’identica, incommensurabilità mente. Leggiamo come si esprime a tal proposito Thinley Norbu Rinpoche …
«Se in qualunque circostanza reagiamo solo in base al tornaconto personale, faremo solo scelte basate sul tentativo di trovare una soddisfazione temporanea. Ma questo sforzo è sempre, in ultima analisi, vano, dato che tutto, all’interno del samsara, è incerto perché cambia.
A causa della miopia delle nostre abitudini, non ci accorgiamo neppure che ci manca ciò che è davvero significativo, come uno che scelga avidamente di mangiare la carne rossa di una mucca invece di continuare a bere il suo latte bianco. Se crediamo che la mente sia continua, anche il nostro amore per gli altri diverrà continuo. Se riconosciamo questa continuità, non ci fideremo troppo delle temporanee, circostanze tangibili né le prenderemo troppo sul serio. Dal momento che è faticoso passare da un’incertezza mutevole all’altra, tutte per loro natura impermanenti e senza importanza, saremo meno facilmente influenzabili da queste circostanze. Ciò creerà l’abitudine alla stabilità in modo che le nostre menti siano meno erratiche, la nostra vita meno caotica, e i nostri sentimenti per gli altri meno mutevoli, cosa che farà sì che l’amore diventi sempre più profondo e leale.»
(Thinley Norbu Rinpoche – Saggezza buddista)
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