Il silenzio è una fonte inesauribile di saggezza, pace e gioia. Ma come possiamo accedere a questa dimensione nascosta della nostra esistenza? Come possiamo ascoltare la voce di Dio che ci parla nel profondo del nostro cuore? Queste sono le domande che si pone Anthony De Mello, gesuita indiano e maestro spirituale, in questo libro che raccoglie il meglio dei suoi insegnamenti, aneddoti e discorsi.
De Mello ci invita a sperimentare il silenzio come una via di liberazione dalla schiavitù delle nostre illusioni, paure e desideri. Ci propone una serie di esercizi pratici, ispirati alle tradizioni orientali e cristiane, per calmare la mente, acquietare le emozioni e aprirci alla consapevolezza di noi stessi e della realtà. Ci mostra come il silenzio possa rivelarci il nostro vero io, la nostra vera felicità, il nostro vero Dio.
La meditazione è il filo conduttore di questo percorso spirituale, che non richiede credenze o dottrine, ma solo un atteggiamento di ascolto, curiosità e disponibilità. Meditare significa entrare in contatto con il nostro essere più profondo, con la nostra essenza divina, con la nostra fonte di vita. Meditare significa ascoltare il silenzio e lasciarci trasformare dalla sua ricchezza.
Segue la descrizione di una vera e propria tecnica di meditazione. Il libro da cui sono tratte queste brevi note, nonostante sia stato date alle stampe solo tra gli ultimi, fu il primo in ordine cronologico del grande gesuita indiano Antony De Mello. L’eredità spirituale di Antony De Mello è stata, soprattutto, la sollecitazione ad entrare in contatto con Dio attraverso la piena consapevolezza di sé. Una bella sintesi!
Consapevolezza
Esercizio 1 – Le ricchezze del silenzio
(Esporsi al silenzio – sapere e sperimentare – vagabondaggio della mente e tumulto del cuore – Grado minimo del silenzio – rivelazione del mio io – cercare e osservare)
«”Il silenzio è la grande tentazione”, disse Lao-Tse. Secondo il nostro comune modo di pensare, la Rivelazione si trova nella Sacra Scrittura. Ed è così. Ma oggi vorrei che scopriste quale rivelazione può essere trovata nel Silenzio.
Per penetrare la rivelazione che offre la Scrittura, dovete esporvi alla Scrittura. Per penetrare la rivelazione che offre il Silenzio, dovete esporvi al silenzio. E questo non è facile. Tentiamo di far questo nel nostro primo esercizio.
Desidero che ciascuno di voi assuma una posizione comoda…
Chiudete gli occhi…
Ora vi inviterò a conservare il silenzio per un periodo di dieci minuti.
Anzitutto vi sforzerete di raggiungere il silenzio più totale possibile del cuore e della mente.
Raggiuntolo, esporrete voi stessi a qualunque rivelazione esso vi apporterà.
Alla fine di dieci minuti vi inviterò ad aprire gli occhi e a comunicare, se lo desiderate, quel che avete fatto ed esperimentato durante l’esercizio…
Nel partecipare agli altri quel che avete fatto e quello che vi è capitato, dite quali tentativi avete fatto per raggiungere il silenzio e se e come sono stati coronati da successo. Descrivete il silenzio, se siete capaci. Dite cosa avete sperimentato in questo silenzio. Dite tutto quel che avete pensato e sentito durante questo esercizio.
L’esperienza di coloro che tentano questo esercizio è infinitamente varia. I più scoprono, con loro grande sorpresa, che il silenzio è qualcosa cui semplicemente non sono abituati; che, qualunque cosa facciano, non riescono a calmare il vagabondaggio continuo della mente o ad acquietare il tumulto emotivo del cuore.
Altri sentono di avvicinarsi alle frontiere del silenzio; ma poi, presi dal panico, si ritirano: il silenzio può essere un’esperienza terrorizzante.
Nessuna ragione di scoraggiamento. Anche questi vostri pensieri vagabondi sono una grande rivelazione, non è vero? Il fatto che la vostra mente divaghi, non è forse una rivelazione su voi stessi?
Ma sapere ciò non basta.
Dovete prender tempo per sperimentare questa vostra mente perennemente distratta.
È il tipo di divagazione cui la mente indulge – anche questo quanto è rivelatore!
Ancora qualcosa di incoraggiante per voi: il fatto che eravate consapevoli del vostro divagare mentale, o del vostro intimo tumulto, o della vostra incapacità di acquietarvi, dimostra che avete in voi un qualche piccolo grado di silenzio – perlomeno quanto è sufficiente per essere consapevoli di tutto ciò.
Ora chiudete di nuovo gli occhi e rendetevi consapevoli della vostra mente divagante… soltanto per due minuti…
Poi percepite il silenzio che rende a voi possibile di essere consapevoli di tali vagabondaggi… infatti tale consapevolezza può esistere soltanto dove è silenzio.
È questo silenzio minimale dentro di voi che dovremo costruire negli esercizi seguenti. Nella misura in cui il silenzio cresce, esso rivelerà a voi più e più su voi stessi. O, più precisamente, il silenzio rivelerà voi stessi a voi. Questa è la sua prima rivelazione: il vostro io. E dentro a e per mezzo di questa rivelazione vi saranno donate cose che il denaro non può comprare, quali saggezza e serenità e gioia e Dio.
Se desiderate possedere queste cose, non serve che voi soltanto riflettiate su di esse o ne parliate. Quel che vi necessita è lavoro. Bene, mettetevi subito al lavoro.
Chiudete gli occhi…
Cercate il silenzio ancora per cinque minuti…
Alla fine dell’esercizio chiedetevi se il vostro tentativo questa volta è stato coronato da un successo maggiore o minore.
Il silenzio vi ha rivelato, questa volta, qualche cosa che la volta precedente vi era sfuggito?
Non cercate qualcosa di sensazionale nella rivelazione apportata dal silenzio – illuminazioni, ispirazioni, introspezioni. Anzi non cercate affatto.
Limitatevi ad osservare tutto quello che affiora alla vostra consapevolezza, non importa se banale o ordinario. Ciò che osservate può consistere soltanto nel fatto che le vostre mani sono sudate, o che avete urgenza di cambiare posizione, o che siete preoccupati della vostra salute. Non importa. La cosa importante è che voi personalmente diventiate consapevoli di ciò. Il contenuto della vostra consapevolezza è meno importante della sua qualità. Man mano che la qualità migliora, il vostro silenzio si approfondirà. E, approfondendosi il vostro silenzio, sperimenterete un cambiamento. E scoprirete, con vostra grande gioia, che rivelazione non è conoscenza. Rivelazione è potere; un misterioso potere che trasforma.»
(Da: Antony De Mello – Sadhana, un cammino verso Dio)
– Anthony De Mello (macrolibrarsi)
– Anthony De Mello (amazon)
– Anthony de Mello – Wikipedia