La respirazione è una funzione vitale che ci accompagna in ogni momento della nostra esistenza, ma spesso non le prestiamo la giusta attenzione. La respirazione è anche uno strumento prezioso per la meditazione, perché ci aiuta a calmare la mente, a rilassare il corpo e a entrare in contatto con il nostro vero sé. In queste note, troverai alcuni spunti tratti dalle riflessioni di Anthony de Mello, un maestro spirituale che ha saputo coniugare la saggezza orientale con quella occidentale. De Mello ci invita a osservare le sensazioni respiratorie con curiosità e apertura, senza giudicare o interferire. In questo modo, possiamo scoprire la bellezza e la profondità di ogni respiro, e sperimentare una pace e una gioia sempre nuove. Ti auguro una buona lettura e una buona pratica!
Un ottimo esercizio di meditazione – L’aria che entra ed esce – Decisione e tensione muscolare – Inalare ed esalare – Allucinazioni e materiale subconscio – Pace, autocontrollo e gioia intima.
«Iniziate questo esercizio impiegando circa cinque minuti per diventare consapevoli delle sensazioni nelle varie parti del vostro corpo… Ora spostate la vostra consapevolezza sul vostro respiro. Diventate consapevoli dell’aria, quando entra e quando esce attraverso le vostre narici…
Non concentratevi sull’aria mentre entra nei polmoni. Limitate la vostra consapevolezza all’aria mentre passa attraverso le narici…
Fate attenzione a non controllare il respiro. Non tentate di renderlo più profondo. Questo non è un esercizio di respirazione, ma di consapevolezza. Perciò, se il respiro è poco profondo, lasciatelo così. Non interferite. Soltanto osservatelo.
Ogni volta che vi distraete, tornate al vostro compito. Vi gioverà molto se, prima di iniziare, deciderete di non perdere consapevolezza di ogni singolo respiro.
Ma senza tensione! Iniziate questo esercizio con una specie di seria giocosità.
Continuate questo esercizio per dieci o quindici minuti.
[….]
Nel tentativo di essere consapevoli del vostro respiro, non tendete i muscoli. Decisione non dev’essere confusa con tensione. Dovete aspettarvi di essere notevolmente distratti all’inizio. Ma non importa quanto siate distratti; il semplice fatto di perseverare nel ritornare sempre di nuovo alla consapevolezza del vostro respiro – questo solo sforzo di perseverante ritorno – porterà benefici effetti che voi stessi gradualmente comincerete a vedere.
Una volta raggiunto un certo progresso in questo esercizio, avanzate ad una variante leggermente più difficile, ma più efficace:
Diventate consapevoli della sensazione dell’aria che passa attraverso le vostre narici. Percepite il suo tocco. Notate in quale parte delle narici percepite il tocco dell’aria, mentre inalate, e in quale parte delle narici percepite il tocco dell’aria, mentre esalate….
Diventate consapevoli, se potete, del calore o del freddo dell’aria… il suo freddo quando entra, il suo calore quando esce…
Potete anche rendervi consapevoli che la quantità di aria che passa attraverso una narice è maggiore di quella che passa attraverso l’altra….
Siate sensibili e all’erta al più lieve, trascurabile tocco dell’aria nelle vostre narici, mentre inspirate ed espirate…
Sostate in questa consapevolezza per dieci, quindici minuti.
Il tempo dedicato per ognuno di questi esercizi è la durata minima richiesta perché voi stessi vi facciate una qualche idea del suo valore. Ma più tempo siete in grado di dare all’esercizio e maggiore, naturalmente, sarà il frutto che ne ricaverete.
L’unica limitazione che vorrei apportare a questa affermazione è la seguente: non concentratevi nella consapevolezza del solo respiro per molte ore di seguito per più di due o tre giorni. Può capitare che questo esercizio generi in voi una grande pace e un senso di profondità e di gratificante pienezza. Allora potreste avventurarvi per molte ore in questo esercizio, durante un ritiro, quando siete in silenzio per parecchi giorni.
Non fatelo, a meno che non abbiate disponibile una guida competente. Il motivo è che una concentrazione prolungata su una funzione così tenue come la respirazione può produrre allucinazioni o smuovere fuori dall’inconscio del materiale che poi non siete capaci di controllare.
È un pericolo remoto, è vero, e la probabilità che qualcuno insista in questa sorta di esercizio per ore, tutto a un tratto, è estremamente ridotta. Ma egualmente ho preferito che ne siate avvertiti.
Non posso sufficientemente esaltare il valore di questo esercizio per coloro che desiderano raggiungere pace e autocontrollo e una profonda intima gioia in mezzo alle preoccupazioni. Un famoso maestro orientale avrebbe detto ai suoi discepoli: “La respirazione è il vostro più grande amico. Ritornate a lui in tutte le vostre pene e troverete conforto e guida”. Una asserzione misteriosa – con la quale sarete propensi a concordare, dopo aver investito una sufficiente quantità di tempo nel padroneggiare la difficile arte della consapevolezza.
Il libro da cui sono tratte queste brevi note, nonostante sia stato date alle stampe solo tra gli ultimi, fu il primo in ordine cronologico del grande gesuita indiano Antony De Mello.
L’eredità spirituale di Antony De Mello è stata, soprattutto, la sollecitazione ad entrare in contatto con Dio attraverso la piena consapevolezza di sé. Una bella sintesi!»
(Da: Anthony De Mello – Sadhana, un cammino verso Dio)
– Anthony De Mello (macrolibrarsi)
– Anthony De Mello (amazon)
– Anthony de Mello – Wikipedia