Ramana Maharshi è stato uno dei più grandi maestri spirituali dell’India moderna, noto per la sua saggezza e la sua semplicità. Nel suo ashram a Tiruvannamalai, riceveva molti visitatori che gli chiedevano consigli e istruzioni sulla pratica della meditazione e sull’indagine introspettiva. In questo contesto possiamo leggere alcune delle sue risposte, più che altro brevi spunti che ci invitano a scoprire la vera natura del nostro io e a fissare la propria attenzione sul Se’.
“Una domanda che molti visitatori spesso ponevano (a Ramana Maharshi con lo scopo di favorire la propria meditazione – ndr) era: «Qual è il modo migliore per controllare la mente?». La ponevano coloro che non conoscevano i suoi insegnamenti, ma anche quelli che avevano letto i suoi libri.
La sua risposta, basata sull’auto-investigazione, era:
«Chi vuole controllare la mente? Chi è che vuole controllare l’io? Chi è a porre questa domanda? Se lo scopri, tutto sarà risolto».
Ma a tutti, quale che fosse il metodo che seguivano, diceva:
«Non esiste alcuna scorciatoia. C’è solo una cosa da fare, come dice la Gita, ogni volta che la mente si rivolge verso le cose esterne, riportala all’interno e fissarla nel Se’. Non è facile, ma occorre farlo costantemente. E’ attraverso una pratica costante che gradualmente si diverrà padroni della mente».”
(Da: “I miei ricordi di Sri Ramana Maharshi” di A. Devaraja Mudaliar)
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– Ramana Maharshi – Wikipedia