Prologo. Scrivere, descrivere ciò che sembra giusto, più utile, quel che suscita curiosità, interesse, indignazione. C’è qualcuno che passa, cioè visita la pagina. A dire il vero sono in tanti, molti più di quanto non sperassi, d’altra parte è già il ventunesimo anno di attività del sito. Poi c’è qualcun altro che legge sino in fondo. Lo rilevo – in linea di massima – dalla permanenza. Infine c’è chi mi scrive in proposito o condivide sul proprio social. Dovrei esserne fiero. Ma in realtà mi rendo conto che se dopo ciascuna di queste letture, poi non ti soffermi sul vuoto, sull’assenza di lettura, non ne trarrai mai alcun vantaggio. Vedi la mia mentalità mercantilistica? Sostengo, implicitamente, che si debba trar profitto persino da uno svago. Ma se vuoi avvicinarti alla meditazione, diventar consapevole della realtà dello spirito, devi rinunciare a qualunque idea di tornaconto immediato. E i benefici saranno insuperabili.
Politica
Le incredibili acrobazie di buona parte dei politici nostrani: prima instaurano una sorta di assolutismo psico-sanitario portando l’Italia sul ciglio del baratro metafisico; poi ne addossano la colpa a una porzione – piuttosto cospicua – di cittadini che non avrebbero rispettato i loro diktat pseudo-scientifici; nel contempo evitano – ad arte – di addossarsi qualunque tipo di responsabilità, sia civile che penale, per i danni, se non le morti causate dalla coercizione ad assumere comunque preparati biologici sperimentali; dopodiché proseguono ad oltranza sulla falsariga di una campagna massmediatica in stile così paranoico – ossessionante – che finanche il benemerito dott. Freud ne sarebbe rimasto disgustato; infine vorrebbero apparire come le Vergini Muse.
Cosa accadrà entro il breve-lungo periodo? Con ogni probabilità la cosiddetta pandemia scemerà – se non altro anche per le nuove varianti più contagiose, ma via via meno insidiose, che compariranno nel prosieguo. Gli amministratori esulteranno per il successo della loro campagna vaccinale. Quindi biasimeranno vivamente i soggetti reticenti a questa sorta di nuova religione paramedica.
I mostruosi, quanto banditeschi conflitti d’interesse, il dilagare delle lobby, l’egemonia di determinate classi hanno pervertito quel poco di buono di giusto e di bello era fiorito in codesta, peraltro splendida società. Un consesso pre-civile il cui sviluppo è minato di tanto in tanto dalla malefica brama di alcuni tra i suoi maggiori esponenti. Ebbene, tentiamo di essere più costruttivi. Come rinnovare la classe politica? Innanzitutto sarebbe utile aggiornare la Costituzione in ragione dell’eventualità di siffatte nuove guerre batteriologiche. Dopodiché un’ottima alternativa sarebbe governare con l’ausilio delle tecnologie informatiche che impiegate per consultare le popolazioni nel contesto del web concorrerebbero a realizzare una nuova forma di democrazia partecipativa mitigando, gradualmente, le sperequazioni più diffuse … purché siffatta innovazione non sfoci – com’é accaduto attualmente nel caso delle politiche pseudo-sanitarie in corso d’opera – in una sorta di strisciante dittatura dei dati, reinterpretati ad arte, rielaborati all’uopo, ossia riadattati al perseguimento di peculiari intendimenti – il cui scopo, per inciso, non è stato quello di mentire tout court, ma di creare una cortina fumogena che filtrasse, nostro malgrado, la qualità e la pregnanza delle vere informazioni; ovviamente l’obiettività, sostituita dalla propaganda, è andata letteralmente in fumo; una prassi relativamente legalista e quindi al limite dell’accettabile –.
La democrazia – com’è giusto e sano che sia – dovrà adattarsi al nuovo corso scientifico. Quanto prima se ne diverrà consapevoli, tanto meglio si tradurrà in pratica.
Economia
Nel mondo – trasformato, oramai, in un’oscena Las Vegas globale – imperversano comitati d’affari affetti da bulimia criminale. Ma è solo una questione di tempo. I para-guru dell’economia saranno spazzati via dai tribunali della santa indignazione … civica. Quindi rinchiusi – è una metafora? – nelle stesse segrete in cui accumularono i malloppi delle loro insulse scorrerie speculatrici. Cosa comporta l’aberrazione con cui si calcolano gli interessi sul debito? La rapina del fabbisogno essenziale delle famiglie. Lo ribadisco meglio, l’aggravio progressivo degli interessi sul debito è un meccanismo diabolico, una prassi criminogena che, in gergo, potrebbe definirsi usura o strozzinaggio, se non furto, sfruttamento, latrocinio. I debiti si pagano, ma gli interessi da usura sul denaro dovuto sono illegittimi. E pensare che per arginare questo bubbone maligno sarebbe sufficiente la volontà d’intraprendere una politica monetaria autonoma.
Dallo spread agli escamotage psico-sanitari il passo è stato breve. Il vero nemico di un’economia più umana e compassionevole è la rendita finanziaria indiscriminata, il cui equivalente fu – tanto per intenderci – quella fondiaria. Ragion per cui – historia docet – non crediate – mi duole ammetterlo – che il problema si risolverà con flashmob di meditazione e bandierine in stile arcobaleno, ossia in proclami che magnificano ogni sorta di accettazione e celebrano la resilienza. Tra politica tradizionale ed economia c’è una commistione pressoché indissolubile. La collusione è eccessiva e la magistratura, per quanto volenterosa e indipendente, non riuscirà mai a rimediare. Il patto di cittadinanza, ossia la coesione sociale potrebbe infrangersi. E invece un altro mondo è possibile …
Ora accenno a una qual certa eventualità … Hai mai sentito parlare di reddito universale – o di base – incondizionato? E se non fosse la via d’uscita più dignitosa, compassionevole ed equilibrata per rimediare gradualmente a gran parte delle sperequazioni testé appena accennate?
Religioni
Infine, che dire del subdolo e ipocrita perbenismo di quelle quattro conventicole religiose – alla corte per esclusivi motivi di questua – che hanno fiancheggiato i marpioni dell’oligarchia arraffatrice fin qui imperante? Un comportamento davvero disgustoso. Non si può esser vampiri e – nel contempo – donatori di sangue.
Felicità
La felicità è un elisir di lunga vita? Il rischio di morte tra coloro che si ritengono felici è inferiore del 35% rispetto a infelici e insoddisfatti. Lo attestano svariate ricerche scientifiche – che non cito per motivi di snellezza –. A volte si analizzano delle questioni così scontate da rimanere interdetti. Da che mondo è mondo è arcinoto come la felicità sia il vero elisir, di salute e quindi di longevità. Semmai il problema sarebbe un altro. Donde nasce siffatto tipo di felicità, da dove si genera, in qual luogo e con quali metodi si coltiva? Distinguiamo subito tra felicità e gioia. Mentre la prima potrebbe essere intesa come un riflesso di puro edonismo, la gioia è essenzialmente immotivata e nasce dall’intimo non appena si molla la presa sui riverberi esistenziali per adagiarsi nel giaciglio simbolico, nella culla segreta, nell’intimo ritrovo crepuscolare designato sovente come giardino interiore. Un oasi, beninteso, di cui ci si può occupare sempre, è sufficiente essere vigili e all’erta. … La vera gioia nasce dall’intimo; si genera dal silenzio, dalla pace, dalla calma, dal vuoto; si espande dappertutto; si coltiva con la concentrazione, la contemplazione e la meditazione.
Epilogo
Le nostre previsioni per il nuovo anno? Oramai, per provocare uno scompiglio, basterebbe la tipica goccia che faccia traboccare il vaso. Oppure, con un esempio ben più calzante, la classica piuma sulla groppa dell’asino già stracarico … Ma se vi occorresse maggior precisione sarebbe meglio rivolgersi all’oracolo di Delfi. Meditare.it vi augura Buone Feste e un Felice Anno Nuovo.
(Articolo del 31-12-21)
grazie per le splendide reali, vere riflessioni di qualcuno che ha compreso dove si sta non andando, meglio non agire
buon anno