– Spigolature spirituali – 1° – Articolo del 2006 –
Namastè
Namastè. Questo saluto è in hindi, la lingua ufficiale in India (ma, in realtà, una delle tante); si usa in genere al posto del nostro “ciao”, “buongiorno”, “buonasera”, ecc. Deriva dal sanscrito “namas”, che indica l’atto di adorazione/devozione al Divino. Personalmente amo molto il gesto (le mani giunte) che lo accompagnano, a simboleggiare l’unità inscindibile di colui che compie il saluto e della persona salutata.
Siddharta
Disse Siddharta (di H. Hesse): “Che dovrei mai dirti io, o venerabile? Forse questo, che tu cerchi troppo? Che tu non pervieni al trovare per il troppo cercare”?
“Come dunque”? chiese Govinda.
Rispose Siddharta: “Quando qualcuno cerca, allora accade facilmente che il suo occhio perda la capacità di vedere ogni altra cosa, fuori di quella che cerca, e che egli non riesca a trovar nulla, non possa assorbir nulla, in sé, perché pensa sempre unicamente a ciò che cerca, perché ha uno scopo, perché è posseduto dal suo scopo. Cercare significa: avere uno scopo. Ma trovare significa: essere libero, restare aperto, non avere scopo”.
Ricerca spirituale
La mia motivazione di ricerca spirituale è la seguente: per quanto io possa acquisire dal mondo esterno mi manca sempre un qualcosa d’indefinibile, forse è il semplice, ineludibile, richiamo dell’Origine …. Una realizzazione più sottile che però non si trova necessariamente all’interno. I modi per riprodurla sono tanti.
Zen
Una frase del maestro Zen Han Shan che mi fu molto utile: “Cerca il punto dal quale emergono i tuoi pensieri e nel quale poi scompaiono”.
Grazie per la cortese attenzione.