Cari amici, sono sempre io, la rana zen. Stavolta non mi darò alla letteratura o al puro e semplice svago. Ecco uno scritto del maestro del mio maestro, un venerabile di 90 anni che solo per sgranchirsi le gambe percorreva almeno 20 km al giorno. Gli appunti sono stati adattati e rielaborati alle circostanze.
«È mattino, sono le 6:30, vestito alla bell’e meglio, ho già fatto colazione. La notte appena trascorsa non è stata, per dirla con garbo, tra le migliori. Se sei propenso alla spiritualità, nello specifico alla meditazione, ma dimentichi l’equilibrio ed eccedi, seppur nel solo lavoro, crei disastri (tensioni eccessive). L’equilibrio, questo illustre sconosciuto … La via di mezzo, un percorso, ma senza meta …
Ho già pranzato. Stamane mi sono adeguato. Ho svolto le mie mansioni, ma senza applicarmi troppo e i risultati, al contrario, sono stati ottimi. La concentrazione serve a poco se non c’è, innanzitutto, chiarezza mentale, lucidità. La vera concentrazione non si raggiunge spremendosi le meningi, ma perseverando con dolcezza. La concentrazione è come una sorta di muscolo. È inutile forzare se non lo hai già sviluppato. Per la qualcosa ti serve soprattutto esercizio periodico.
La vera concentrazione si realizza quando il tuo focus è sempre più circoscritto. Quando l’attenzione diviene viepiù inclusiva e si protrae oltre una certa soglia temporale, in tal caso si verifica un salto di coscienza quantico. Vi prego di non confondere questo stato con quello del mero rilassamento. Non si tratta, quindi, di una sorta di sonnolenza preconscia che – per quanto relativamente soddisfacente – è – nel migliore dei casi – fine a se stessa. Qui, invece, entriamo nella sfera della consapevolezza, il modo d’essere del cosiddetto corpo eterico, la mappa esistenziale del proprio flusso di energia.»
Ora mi fermo. Spero che non mancherà l’occasione di riparlarne in seguito. Fin qui ho argomentato su tutto e sul contrario di tutto, ma ora mi ripropongo di mettere in pratica queste conoscenze e riportarle, di volta in volta, come fosse un diario. A presto.